Notizie Notizie Mondo Avvio di seduta in rosso per le Borse europee, i conti non tornano al Credit Suisse

Avvio di seduta in rosso per le Borse europee, i conti non tornano al Credit Suisse

21 Ottobre 2010 07:33

Avvio di seduta in territorio negativo per i principali listini europei in scia alla debolezza dei mercati asiatici e in attesa di una lunga serie di trimestrali su entrambe le sponde dell’Oceano. Madrid è in calo dello 0,6% a 10.828,8, Zurigo dello 0,38% a 6.452,66, Amsterdam dello 0,22% a 338,95, Milano dello 0,23% a 21.377,6, Lisbona dello 0,14% a 7.850,4 e Parigi dello 0,11% a 3.823,78. Vicini alla parità invece Londra (-0,05% a 5.726,1) e Francoforte (-0,01% a 6.523,9).


In Europa la giornata sul fronte dati di bilancio è stata inaugurata dal colosso bancario svizzero Credit Suisse, che ha accusato un calo del 74% dell’utile netto, deludendo le attese, a causa di un rallentamento dell’attività di trading azionario che ha dimezzato i ricavi dell’investment banking dal trimestre precedente. La seconda banca svizzera per valore di mercato ha riportato un utile netto di 609 milioni di franchi, ben sotto i 980 milioni previsti dagli esperti.


L’utile pre-tasse dell’investiment banking si è dimezzato a 395 milioni di franchi dalla già non brillante cifra di 784 milioni il trimestre prima, in quanto l’appiattimento dei mercati ha impedito all’aggressiva strategia di assunzioni di banchieri d’investimento di produrre risultati nel breve. Credit Suisse è la prima grande europea a diffondere i risultati trimestrali, dopo che i numeri dei rivali americani, come Goldman Sachs, Well Fargo, Jp Morgan, hanno battuto le previsioni questa settimana, a dispetto di minori volumi di scambi sull’azionario Usa.


Ha fatto eccezione la perdita comunicata da Morgan Stanley che dopo la crisi ha ridotto i rischi delle sue operazioni di trading. Per il secondo trimestre di fila gli utili del private banking, attività fondamentale della banca elvetica, hanno superato quelli dell’investment banking, di norma più redditizio. A metà giornata sarà la volta di Fiat. Secondo le stime di consenso, la casa auto di Torino dovrebbe chiudere il terzo trimestre 2010 con un risultato della gestione ordinaria (trading profit) di 385 milioni di euro (dai 308 milioni di un anno fa) e un risultato netto di 65 milioni (da 25 milioni). Numeri in miglioramento ma ancora ben distanti dai livelli riportati nel 2008, prima dell’arrivo della grande crisi.


Mentre l’indebitamento netto industriale del gruppo dovrebbe attestarsi a 4,2 miliardi di euro (dai 5,8 miliardi del terzo trimestre 2009). Non saranno solo le trimestrali a dettare il mood sui mercati. Sul fronte macro l’appuntamento chiave per l’Europa sono le stime “flash” per ottobre del settore manifatturiero per Francia, Germania e zona euro. Negli Stati Uniti invece è atteso il dato sulle consuete richieste di sussidi di disoccupazione e il Philly Fed. Infine a chiudere la giornata ci penserà una nuova tornata di trimestrali in arrivo da Oltreoceano tra cui figurano il colosso Caterpillar, Amazon.com, American Express, At&t, McDonald’s e Xerox.