Automotive: quota mercato americano ridotta al 16,7% per GM, minimo da trentanni
Buone notizie per Fiat Chrysler Automobiles da Oltreoceano. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal la quota di mercato della principale casa automobilistica degli Stati Uniti, Genrale Motors, si sarebbe ridotta al 16,7%, il minimo in oltre trent’anni.
Fra i primi dieci produttori attivi sul mercato Usa, sia internazionali che domestici, Gm è risultata l’unica ad avere registrato una contrazione delle vendite nel mese di maggio, soprattutto nel segmento light truck.
Se è vero che Gm mantiene comunque il suo primato sul mercato, dall’altro lato la numero due Ford si fa sempre più vicina, con una quota salita al 15,3%, mentre il gruppo italo-americano Fiat Chrysler si conferma solido al terzo posto con una quota in rialzo al 13,4%.
Secondo gli esperti la causa maggiore del declino di Gm sta nel disallineamento fra decisioni del management e domanda del mercato. Infatti, mentre negli anni passati il mercato auto Usa aumentava notevolmente la domanda di veicoli di grandi dimensioni (principalmente Suv), i vertici della società hanno deciso di incrementare la produzione nel segmento dei veicoli privati a più basso margine a scapito della categoria Suv.
Tale decisione strategica è stata fatale per il giro d’affari del colosso statunitense perché non ha consentito di reggere il passo con la crescente domanda di veicoli ad alta marginalità, come i Suv.
Nei prossimi anni sono molti gli analisti che si sono tenuti scettici sulle previsioni riguardanti la crescita del mercato auto americano. Gli esperti del settore ritengono che questo sia arrivato a saturazione, dopo svariati anni di crescita ininterrotta, a volte drogata da finanziamenti di tipo sub-prime a sostegno del consumo.
Oggi Fca esce comunnque con tono da una seduta poco brillante per Piazza Affari. Quando manca un’ora circa al termine delle contrattazioni il titolo guadagna lo 0,92% a 5,445 euro mentre l’indice FTSE Mib registra un frazionale +0,15% a 15.970 punti circa.