Auto, BYD soddisfa Buffett: vendite boom +300% ad agosto, colosso batte pandemia e crisi chip
Ottime notizie per il produttore cinese di auto elettriche BYD, e dunque anche per Warren Buffett.
Il colosso dell’EV made in China, che conferma di essere una minaccia di tutto rispetto per Tesla di Elon Musk, e che vede spiccare il nome di Buffett tra i suoi principali azionisti, ha reso noto di aver venduto 61.409 nuovi veicoli nel mese di agosto, più del quadruplo dell’ammontare venduto nello stesso mese dell’anno scorso, grazie alla solidità della domanda di auto elettriche in Cina, mercato dell’auto numero uno al mondo.
Venduti in misura quasi uguale sia i veicoli con batteria elettrica che le cosiddette auto ibride plug in.
Il balzo delle vendite, pari a +300% su base annua, ha messo le ali al titolo BYD, volato di oltre il 7% borsa di Hong Kong.
BYD è tra i più grandi produttori di auto elettriche in Cina, sebbene diverse start-up che includono Nio, Li Auto e XPeng gli stiano dando non poco filo da torcere. Detto questo, queste tre aziende continuano a essere tuttora più piccole di BYD, e tutte hanno consegnato meno di 10.000 veicoli nel mese di agosto, come fa notare un articolo della Cnbc. L’articolo puntualizza tuttavia anche che il paragone non è del tutto appropriato, visto che le tre start up del mondo EV diramano i dati sulle consegne ai clienti, mentre BYD pubblica quelli delle vendite.
Focus sul titolo, che è volato del 225% in un anno, balzando del 35% da inizio anno. Su base annua Tesla è in rialzo di oltre +75% e del 3,95% da inizio 2021.
BYD: in 13 anni per Buffett guadagno non realizzato superiore a 3000%
Buffett è azionista di BYD da circa 10 anni, detenendo il 22% circa nella società quotata a Hong Kong, che ora presenta una capitalizzazione di mercato superiore a HK$915,6 miliardi, l’equivalente di 117,6 miliardi di dollari Usa. Considerando il trend di Tesla da inizio anno, pari a +3,5% circa rispetto al +35% di BYD, si può dire che quella di Buffett è stata una scelta ancora giusta.
Per non parlare poi del fatto che, da quando si è posizionato sul titolo BYD, nel 2008, l’investitore miliardario ha incassato un guadagno superiore al 3.000% (anche se non realizzato).
Buffett aveva acquistato 225 milioni di azioni BYD 13 anni fa di classe H per un prezzo medio pari a $1,03. Da allora, il titolo è salito all’equivalente in dollari Usa superiore ai $30.
Fondato nel 1995 dal miliardario Wang Chuanfu, BYD è uno dei pionieri cinesi dell’EV e sta cavalcando con grande successo un’ondata di domanda di veicoli non inquinanti. Nata come produttore di batterie ricaricabili, BYD ora è la più grande casa automobilistica cinese per valore di mercato e ha raccolto 3,8 miliardi di dollari dalla vendita di nuove azioni a gennaio per accelerare la sostituzione dei veicoli alimentati a benzina o diesel con veicoli a nuova energia e auto intelligenti.
All’inizio del 2021, prima del forte ritracciamento degli ultimi mesi che ha colpito tutti i titoli EV, BYD era arrivata ad essere la terza più grande casa automobilistica al mondo per valore di mercato dietro solo Tesla e Toyota, oltre essere il più grande produttore mondiale di autobus elettrici.
Certo, per l’industria dell’auto questo non è sicuramente un buon momento, se si considera il problema della carenza dei chip che sta assediando il settore e la continua pandemia, con la diffusione della variante Delta che continua a spaventare il mondo intero.
Nella nota con cui la società ha comunicato i numeri relativi alle vendite di agosto, BYD non ha fatto alcun cenno alla questione ma, nei risultati di bilancio del primo semestre dell’anno diffusi il mese scorso, aveva detto che “la redditività è condizionata in qualche modo da fattori che includono l’aumento dei prezzi delle materie prime”.
Nonostante i problemi che colpiscono il mondo dell’auto, la domanda di auto elettriche continua a salire in Cina, grazie al sostegno che arriva anche dal governo Pechino tanto che, secondo quanto riportato da Reuters, il vice ministro cinese dell’Industria e dell’IT avrebbe detto sabato scorso che le stime relative ai primi otto mesi dell’anno sono di una vendita di 1,7 milioni di nuovi veicoli elettrici, in deciso rialzo rispetto alle 600.000 auto vendute nello stesso periodo del 2020.
Arriva allo stesso tempo una notizia che sorprende la società: secondo alcune fonti, Samsung Electronics avrebbe smobilizzato una quota dell’1,6% che detiene in BYD, per un valore di 1,5 trilioni di won, l’equivalente di 1,3 miliardi di dollari Usa. Al colosso degli smartphone, riomarrebbe una partecipazione del gruppo di auto elettriche pari allo 0,3% appena.