Aumento Unicredit fa il pieno, più della metà dei vecchi soci ha aderito
Fa il pieno il maxi aumento di capitale di Unicredit, la maggiore ricapitalizzazione di sempre per una società di Piazza Affari. L’operazione da 13 miliardi di euro orchestrata dal nuovo amministratore delegato Jean Pierre Mustier per rafforzare i ratio patrimoniali del gruppo.
I risultati del maxi aumento Unicredit
Durante il periodo di opzione (dal 6 febbraio al 23 febbraio in Italia e Germania e 8-22 febbraio in Polonia) sono stati esercitati 616.559.900 diritti di opzione e, quindi, sottoscritte complessivamente 1.603.055.740 Nuove Azioni, pari al 99,8% del totale delle Nuove Azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a 12,968 miliardi di euro.
Al termine del periodo di Opzione risultano, dunque, non esercitati 1.469.645 diritti riguardanti la sottoscrizione di 3.821.077 Nuove Azioni, pari allo 0,2% del totale delle Nuove Azioni offerte, per un controvalore complessivo pari a 30,912 mln di euro. I diritti saranno offerti da UniCredit in Borsa, nelle sedute del 27 e del 28 febbraio 2017, e nelle sedute del 1°, 2 e 3 marzo 2017, salvo chiusura anticipata dell’offerta in caso di vendita integrale dei Diritti.
Forte adesione tra i vecchi soci
Non sono ancora noti i dettagli circa le adesioni effettive da parte degli azionisti di riferimento anche se sia gli arabi di Aabar sia il fondo Capital Research, detentori rispettivamente del 5,04% e del 6,73% del capitale, avrebbero esercitato interamente i diritti pro-quota. Anche Leonardo Del Vecchio, patron di Luxottica, ha aderito pro-quota (1,7%) così come i top manager della banca di piazza Gae Aulenti.
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, più della metà dei soci ha dato fiducia alla banca aderendo all’aumento di capitale, una quota ben superiore rispetto al 19% dell’aumento da 7,5 mld che risale al gennaio 2012.
Gli azionisti che non hanno sottoscritto l’aumento di capitale subiranno una diluizione del 72% circa della loro partecipazione nel capitale della banca.