Attutire l’effetto inflazione con un Memory Cash Collect sul settore retail

Nel 2022 i prezzi di beni e servizi sono aumentati in tutto il mondo ad un ritmo tra i più elevati degli ultimi decenni. Nel mese di settembre 2022, infatti, il tasso di inflazione annuale nell’area euro è stato pari al 10%, il massimo livello registrato anno su anno da oltre 30 anni. La pandemia da Covid-19 ed il conflitto Russia-Ucraina sono tra le principali cause di questo aumento repentino dei prezzi. Questi avvenimenti hanno contribuito a creare difficoltà nelle catene di approvvigionamento e nella fornitura di energia a livello globale, con un conseguente aumento dei costi energetici e di produzione.
Nonostante le manovre restrittive messe in atto dalle banche centrali, l’inflazione sembra destinata a rimanere tra noi. Infatti, anche le stime di Bloomberg per il quarto trimestre del prossimo anno rimangono ben sopra il target del 2% teorizzato dai banchieri centrali sia negli Stati Uniti (dove la previsione è del 3%) sia in Eurozona (3,3% il consensus). Secondo gli analisti, un qualsiasi segnale futuro di un superamento del picco dell’inflazione potrebbe determinare un cambiamento di direzione della politica monetaria e migliorare il sentiment del mercato.
In questo contesto, occorre avere un approccio attivo alla costruzione del portafoglio, che includa asset in grado di giocare in difesa con focus sui fondamentali. Le società con fondamentali solidi sono spesso in settori difensivi come quello del Consumer Goods (retail o beni di consumo) meno sensibili alle variazioni dell’economia o dell’inflazione. Le aziende con potere di determinazione dei prezzi, come quelle con brand forti, possono essere in grado di trasferire l’aumento dei costi e preservare i loro margini di profitto.
A livello globale, i produttori di beni di consumo devono far fronte a incrementi continui dei costi operativi e di produzione, che vengono trasferiti sui retailer e sui consumatori finali. Nonostante questo trasferimento di prezzi più alti, gli ultimi bilanci dei produttori di beni di consumo europei (come Carrefour e L’Oréal) e americani (come Procter & Gamble) dimostrano che, finora, essi hanno saputo difendere con successo le rispettive posizioni di mercato.
Nuovi Memory Cash Collect che contribuiscono alla riforestazione dell’Italia
Un modo alternativo di investire sui titoli citati è quello di utilizzare i certificati d’investimento come i nuovi Memory Cash Collect di BNP Paribas su panieri di azioni italiane e straniere. Strumenti interessanti per gli investitori alla ricerca di rendimento (compreso tra il 10% e il 22,8% annuo) che vogliono esporsi sul mercato azionario con un orizzonte temporale di medio periodo (3 anni), beneficiando al contempo di una protezione del capitale nominale anche in caso di ribassi fino al 50% dei sottostanti grazie alla barriera di protezione osservata solo a scadenza del prodotto.
Grazie alla collaborazione con Reforest’Action, investendo sulla nuova gamma gli investitori possono contribuire alla riforestazione del territorio italiano senza rinunciare al potenziale rendimento tipico di questi strumenti. Nei primi sei mesi di vita dei certificati, ovvero da ottobre 2022 ad aprile 2023, BNP Paribas calcolerà l’ammontare totale venduto su Borsa Italiana della nuova gamma di Memory Cash Collect e, per ogni mille euro di capitale investito, verserà a Reforest’Action l’equivalente necessario alla piantumazione o cura di un albero in una foresta situata in Italia.
Cedola trimestrale di 28 euro per il certificato su Carrefour, L’Oréal e Procter & Gamble
All’interno della nuova gamma di certificati, quotati su SeDeX (MTF), troviamo il Memory Cash Collect (ISIN NLBNPIT1HLF2) sul paniere formato da Carrefour, L’Oréal e Procter & Gamble, che offre un premio trimestrale con effetto memoria di 28 euro (pari all’11,20% annuo). Per incassare la cedola è sufficiente che tutte le azioni del paniere siano pari o superiori al livello Barriera Premio. In particolare, questa emissione di BNP Paribas si caratterizza per la coincidenza tra il valore della Barriera Premio e il valore della Barriera a Scadenza, e il loro livello particolarmente profondo, fissato per entrambe fino al 50% del valore iniziale dei sottostanti.
Inoltre, a partire dal secondo trimestre, entra in gioco l’effetto memoria che permette all’investitore di ricevere, a una data di valutazione, un premio cumulativo comprendente tutti i premi non pagati precedentemente, se a tale data di valutazione sono soddisfatte le condizioni per ricevere il premio. A partire dal sesto mese poi, se alle date di valutazione trimstrali tutte le azioni del paniere quotano a un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale, i certificati scadono anticipatamente. In questo caso l’investitore riceve, oltre al premio trimestrale e il valore nominale (1000 euro), anche gli eventuali premi non pagati precedentemente.
Se i certificati arrivano a scadenza (6 ottobre 2025) si prospettano invece due possibili scenari. Nel primo caso, se la quotazione di tutte le azioni è pari o superiore al livello Barriera a Scadenza (50% del valore iniziale), il prodotto rimborsa il valore nominale più il premio con effetto memoria. Altrimenti, qualora la quotazione di almeno una dei sottostanti sia inferiore al 50% del valore iniziale, il certificato paga un importo commisurato alla performance della peggiore azione del paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).
Fioccano i Buy degli analisti sui titoli del paniere
Il consensus sui tre titoli del paniere raccolto da Bloomberg, che riportiamo nella tabella qui sopra, è sostanzialmente positivo. La quasi totalità degli analisti consigliano l’acquisto (buy) su Carrefour e Procter & Gamble con una piccola minoranza che suggerisce di vendere (sell). Su L’Oréal prevale tra gli analisti di mantenere la azioni in portafoglio (hold), ma anche qui i giudizi buy superano i sell. Inoltre, il target price medio a 12 mesi indica che attualmente questi titoli appaiono sotto-prezzati e dai quali gli analisti si aspettano upside importanti. Questo rende questi sottostanti idonei a strategie con i certificati d’investimento, ovvero per chi ha una visione laterale o moderatamente rialzista nel medio e lungo termine.
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