Attesa per l’Ecofin di lunedì. In agenda piano Portogallo e successione Trichet
Saranno molti i temi di rilievo che verranno affrontati durante l’incontro dei ministri finanziari dell’area Euro che si terrà lunedì a Bruxelles. All’ordine del giorno l’esame del pacchetto di aiuti economici al Portogallo, ma anche il vaglio della situazione in Grecia. Un incontro chiave anche per ufficializzare il dopo Trichet alla Banca centrale europea (Bce).
Se sulla Grecia rimane ancora un punto interrogativo (il suo caso non è ufficialmente stato messo in agenda), il caso lusitano verrà sicuramente discusso. Potrebbe arrivare già lunedì il parere definitivo dell’Eurogruppo al programma soprattutto ora che si sono sciolti tutti i dubbi sul fronte finlandese. A Helsinki è stata infatti raggiunta un’intesa tra il Governo di centro-destra e i socialdemocratici per dare il nulla osta definitivo al piano di aiuti Ue-Fmi per Lisbona. “L’informazione più importante che dovrebbe essere discussa – commenta Luca Mezzomo, responsabile ricerca macro di Intesa Sanpaolo – riguarda le condizioni finanziarie del programma. Al momento ci sono delle indicazioni di massima, ma non sono state fornite delle indicazioni ufficiali”. Su questo fronte quello che si sa è che il piano di salvataggio a favore del Portogallo sarà erogato a un rendimento superiore al 5,5% ma inferiore al 6%. Lo ha anticipato il commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn.
La Grecia non è invece stata inserita nell’agenda ufficiale dell’Ecofin di lunedì, ma se ne discuterà sicuramente. Lo ha confermato ieri Jean-Claude Juncker, numero uno dell’Eurogruppo, nel corso di un evento a Mainz in Germania. “In Grecia siamo di fronte a un classico problema di competitività”, ha dichiarato Juncker ribadendo che “non siamo di fronte a una crisi dell’euro, ma una crisi del debito in alcuni Paesi membri”.
“Penso che sia una scelta voluta – rimarca l’economista di Intesa Sanpaolo – La probabilità che dalla riunione esca una posizione conclusiva sulla Grecia è molto bassa. Diversi Governi vogliono aspettare prima di prendere una decisione a seconda dell’esito della missione esplorativa del Fondo monetario internazionale e della Commissione europea per la revisione trimestrale del programma”. Insomma, su Atene si porterà avanti una discussione preliminare e cominceranno ad essere vagliate tutte le opzioni, tra cui un’estensione del credito.
Che sarà un vertice molto intenso è confermato dal fatto che i ministri del Tesoro dell’Eurozona saranno chiamati anche a discutere il nome del candidato alla Banca centrale europeo. Il lussemburghese Jean-Claude Juncker ha esortato a prendere una decisione in tempi rapidi. “In tempi così difficili bisogna dare prova di autorevolezza e prendere una decisione in tempi rapidi”, ha sottolineato Juncker che parlando di Draghi ha precisato di essere “un suo amico e di rispettare la sua professionalità”. Lunedì potrebbero essere fugati tutti i dubbi sul futuro di Draghi e della poltrona di presidente alla Bce. Proprio lunedì durante il vertice verrà deciso il nuovo presidente, che poi dovrà ricevere il via libera definitivo da parte dei capi di Stato e di governo della Ue nel Consiglio europeo a fine giugno. L’insediamento ufficiale è atteso per il primo novembre.