L’attesa per Bernanke continua a sospingere le Borse. Credit Agricole guida ascesa dei bancari
Prosegue la fase di risalita dei mercati in attesa dell’importante discorso di Bernanke in agenda domani sera. Il bis concesso ieri da Wall Street ha trainato oggi i mercati asiatici con rialzi dell’1,5% per Tokyo, +1,1% per Sydney e +0,57% per Seoul. Intonazione positiva anche oggi per le Borse europee con Piazza Affari in rialzo dell’1,03% dopo il +1,86% della vigilia. Rialzi superiori al punto percentuale anche per la Borsa di Parigi e quella di Francoforte.
Ieri i mercati hanno cavalcato i positivi riscontri arrivati dagli ordini di beni durevoli che a luglio sono saliti del 4% su base mensile, progresso doppio rispetto alle attese. Inoltre è stato rivisto al rialzo il dato di giugno (da -1,9% a -1,3%). la lettura di luglio è stata trainata dagli ordini sui trasporti, balzati del 14,6%. Al netto della componente trasporti il progresso di luglio risulta limitato a +0,7% dal +0,6% di giugno. Oggi l’agenda macro prevede il consueto dato settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione (consensus a 405mila dai 408mila precedenti).
I riflettori sono rivolti verso l’appuntamento di domani a Jackson Hole quando alle 16.00 ora italiana parlerà il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, in occasione della riunione annuale dei banchieri centrali organizzata dalla Fed. Proprio un anno fa nella stessa occasione Bernanke aveva aperto la strada al varo di un secondo piano di quantitative easing favorendo la ripresa del mercato azionario e un veloce deprezzamento del dollaro (oltre -7% nel solo mese di settembre 2010). Il QE2 da 600 miliardi di dollari partì poi a novembre 2010. L’attuale rallentamento economico degli Stati Uniti ha aumentato le pressioni per un terzo round di acquisti di titoli di stato. La Fed però potrebbe essere frenata dal nuovo focolaio inflattivo con i prezzi al consumo saliti dello 0,5% m/m a luglio (+3,6% a/a). Un anno fa l’inflazione “core”, ossia al netto delle componenti cibo ed energia, era solo dello 0,9% rispetto all’1,8% attuale. Questa settimana ci sarà l’importante banco di prova della seconda lettura del pil statunitense del secondo trimestre che secondo le attese di mercato dovrebbe evidenziare un +1,1% annualizzato rispetto al +1,3% della prima lettura flash.
“La nostra aspettativa per i prossimi 30/60 giorni è di un deprezzamento del dollaro e di recupero degli asset rischiosi, in primo luogo le materie prime energetiche e gli industriali – si legge nell’outlook mensile di Mps Capital Services – con l’entità di tale trend dipenderà dai contenuti delle manovre Fed che potrebbe procedere ad una tipologia di QE più articolato e più indiretto rispetto ai precedenti”.
In Europa si muovono bene oggi i titoli del comparto automobilistico e quelli dei materiali di base.
Denaro anche sui bancari con Credit Agricole in prima fila a Parigi (+6,41%) dopo i buoni riscontri arrivati dalla trimestrale. Credit Agricole SA ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 339 mln di euro, in calo rispetto ai 379 mln dell’analogo trimestre 2010. Dato che è andato oltre le attese di mercato che erano ferme a 187 mln. Jean-Paul Chifflet, ceo della banca transalpina, ha rimarcato la forza dei risultati riportati nonostante l’impatto negativo della crisi greca. Confermati gli obiettivi al 2014 contenuti nel piano dello scorso marzo. Chifflet ha escluso la necessità di un aumento di capitale. Il Core Tier 1 ratio risulta pari all’8,9%.