Atlantia: Conte, ancora molti punti aperti su accordo per Aspi e concessioni. Nessuna rinuncia ad azione di responsabilità
L’accordo tra Atlantia e il governo sulla revisione della concessione e l’assetto di Autostrade per l’Italia (Aspi) appare ancora lontano. I negoziati proseguono ma i punti in sospeso rimangono ancora molti. Lo ha ammesso lo stesso premier Giuseppe Conte che, in una intervista a La Stampa pubblicata oggi, nel giorno della Memoria, in cui a Genova si commemorano le 43 vittime del Ponte Morandi, dice: “Ci stiamo lavorando senza sosta, anche in questi giorni. Rimangono da definire molte questioni di dettaglio“. Non è una sorpresa, visto che già a inizio mese la ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli aveva parlato di aspetti tecnici complessi e di difficoltà giuridica (Leggi QUI l’articolo).
Insomma, trovare una intesa in cui abbiano piena valenza giuridica tutti i paletti posti da governo, Cdp e Atlantia diventa difficile. In ogni caso qualunque accordo si troverà il governo non intende rinunciare all’azione contro la società in caso di eventuali gravi inadempienze o negligenze. “Per quanto ci riguarda – ha detto Conte a La Stampa – gli accordi che andremo a sottoscrivere non prevedono rinunce a eventuali azioni di responsabilità”. E proprio in tema di controlli, il premier assicura che la partecipazione dello Stato in Aspi contribuirà ad assicurare più controlli e sicurezza sulla rete autostradale e tariffe più eque.
L’incertezza riguardo la concessione e il nuovo assetto della società pesa sul titolo Atlantia che a Piazza Affari cede il 2,5%, scambiando in area 14,3 euro. Ieri l’agenzia di rating Standard & Poor’s, in relazione ai recenti sviluppi comunicati a valle del Consiglio dei Ministri del 15 luglio 2020, ha migliorato l’outlook sul rating del gestore autostradale e della capogruppo Atlantia, portandolo a Developing (da Credit Watch Negative), confermando per entrambe il merito di credito “BB-”. Allo stesso tempo anche il rating “BB+” di Aeroporti di Roma è stato riaffermato con outlook Developing.