Atene vede gli aiuti in tempi brevi, dubbi sulla cifra del pacchetto
La richiesta ufficiale avanzata da Atene per accedere al piano di salvataggio messo a punto dall’Eurogruppo e dal Fondo monetario internazionale sembra aver allentato le tensioni sulle piazze finanziarie. La moneta unica si attesta a 1,3334, migliorando ulteriormente le posizioni conquistate venerdì dopo aver toccato i minimi da un anno a 1,32 dollari. Nonostante i timori sulla situazione greca restano sempre dietro l’angolo, gli investitori sono incoraggiati dai segnali di ripresa dell’economia mondiale, confermarti anche dal forte balzo del mercato immobiliare americano a marzo. E così le Borse hanno iniziato le contrattazioni con un forte sprint: Milano guadagna l’1,09%, Parigi l’1,37%, Londra l’1,16% e Francoforte lo 0,97%.
Il ministro delle Finanze ellenico, George Papaconstantinou, ha assicurato durante il fine settimana che i fondi di sostegno arriveranno nelle casse di Atene in tempo per evitare ogni rischio di default, nonostante la sensazione che possa rendersi necessario un intervento più ampio dei 45 miliardi previsti. Si parla addirittura di 80 miliardi: 60 dall’Eurozona e 20 dal Fmi. “Stiamo negoziando un programma triennale per la Grecia mentre i 30 miliardi decisi dall’Eurogruppo erano solo per il primo anno”, ha sottolineato il ministro dell’Economia francese, Christine Lagarde. Anche il ministro delle Finanze canadese, Jim Flaherty, ha detto che il pacchetto finirà per essere “più di quanto si è detto in precedenza”, senza però specificare l’ammontare in discussione. Papaconstantinou ha infine mandato un messaggio agli investitori che scommettono sul default della Grecia: “Quello che posso dire è che perderanno la camicia”. Il ministro spera che gli aiuti possano arrivare entro il 19 maggio. Per far fronte agli eventuali ritardi, si parla di una possibile emissione di prestiti ponte.
L’incertezza sui tempi dell’erogazione dei fondi alla Grecia resta comunque un nodo cruciale, insieme alla preoccupazione di un contagio della crisi verso altri Paesi della zona euro come Portogallo e Spagna. A prendere tempo è ancora la Germania e con ogni probabilità i fondi arriveranno subito dopo le elezioni tedesche del Nord Reno-Vestfalia. Da Berlino il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha detto in un’intervista che la Grecia deve rendere più severe le nuove misure di austerity prima di ricevere qualsiasi tipo di aiuto finanziario dall’Unione Europea e che, se non lo farà, rischia di non avere nessun supporto del genere. Il braccio di ferro continua ma, per il momento, la tensione sui mercati sembra essersi allentata.