Notizie Notizie Italia Asta: ltalia fa il bis con rendimenti in crescita. Per strategist gennaio è il vero banco di prova

Asta: ltalia fa il bis con rendimenti in crescita. Per strategist gennaio è il vero banco di prova

30 Dicembre 2010 12:51

Il copione si ripete. E’ stata buona la domanda per i titoli di Stato italiani collocati oggi. E come osservato già ieri anche questa mattina i rendimenti rispetto all’ultima asta di novembre sono saliti. Il Tesoro ha piazzato 3 miliardi di euro di Btp con scadenza nel 2021 con un rendimento medio del 4,8% in rialzo rispetto al 4,43% dell’asta del 29 novembre. Ha inoltre emesso 836 milioni di euro in CCTeu offrendo un interesse del 2,8% contro l’1,78% dell’asta precedente. Sono stati anche collocati 1,296 miliardi di CCTeu con scadenza nel 2017 con un rendimento del 2,92% in rialzo rispetto ad un interesse del 2,3% spuntato in precedenza.


Infine sono stati piazzati 3 miliardi di Btp con scadenza nel 2013 con un rendimento del 3,25% contro il 2,86% precedente. Per quanto riguarda la domanda è stata di 3,8 miliardi per il Btp al 2021 (3 offerti); di 1,2 miliardi per i CCTeu (836 milioni l’offerta); 1,9 miliardi per i CCTeu al 2017 (1,2 l’offerta) e 4,1 miliardi per i Btp al 2013 (3 miliardi l’offerta). E gli strategist non si scompongono. “Le aste per tutti i Paesi periferici continueranno a pesare sul mercato: abbiamo visto spread in allargamento e questa situazione è destinata a protarsi finché non verrà prospettata una soluzione alla crisi del debito a livello europeo”, osserva Luca Jellinek, alla guida del team dei tassi di interesse del Credit Agricole Cib contattato da Finanza.com.


“Il primo trimestre di ogni anno è sempre molto importante e in presenza di nervosismo e in mancanza di fiducia psicologica del mercato l’offerta pesa – aggiunge – . Inoltre fintanto non vedremo qualcosa di più concreto dall’Unione europea la situazione non potrà migliorare dal canto suo”. “C’è una crisi che continua e anche l’Italia nel bond market soffre, ma nel ranking non è tra i paesi ritenuti più rischiosi”, commenta Silvio Peruzzo di Rbs. “La situazione dell’italia è ben lungi dall’essere paragonata a una situazione di Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo. C’è chiaramente un incremento dei rendimenti a causa della crisi, ma non si può dire che non ci siano situazioni difficili”.


“L’auction di questa mattina – conclude Peruzzo – è comunque poco indicativa a causa della mancanza di liquidità in concomitanza della settimana di Natale/ Capodanno”. “L’unica fonte di ottimismo a livello tattico sarà con gennaio quando avremo il ritorno degli investitori sul mercato”, segnala invece Jellinek, aggiungendo che l’allargamento degli spread  c’è stato ma è stato rapido, e soprattutto non è stato per niente sconvolgente. Viaggia sopra i 180 punti lo spread tra i Btp decennali e il bund tedesco dopo l’asta di oggi, che ha visto aumentare i rendimenti dei titoli di stato. Il differenziale di rendimento con i titoli tedeschi si allarga a 186 punti, 24 punti sotto il record toccato lo scorso 30 novembre.