Notizie Notizie Italia Asta Bot: tasso dei titoli annuali torna sopra l’1%, domanda in aumento nonostante S&P

Asta Bot: tasso dei titoli annuali torna sopra l’1%, domanda in aumento nonostante S&P

10 Luglio 2013 09:56
L’Italia assorbe senza eccessivi patemi il downgrade di Standard & Poor’s con gli investitori che si sono mostrati ancora molto interessati alla carta italiana nella prima asta di luglio. Nell’asta odierna il Tesoro italiano ha allocato complessivamente 9,5 mld di euro con una domanda sostenuta per il titolo annuale agevolata dal rialzo del rendimento di assegnazione che è tornato sopra la soglia dell’1%, sui livelli più alti dallo scorso marzo. Domani sarà il turno dell’asta di titoli a medio-lungo termine per massimi 6,5 mld, in particolare il Btp trentennale.

Tasso di assegnazione del titolo annuale ai massimi a 4 mesi  
Il Tesoro italiano ha collocato oggi Bot annuali per 7 miliardi di euro. La prima asta di luglio ha visto l’allocazione dei Bot a 12 mesi al rendimento medio dell’1,078% che si confronta con lo 0,962% fatto segnare nell’asta di titoli di analoga durata tenuta lo scorso mese. Il rendimento di assegnazione risulta sui massimi dal marzo scorso allontanandosi ulteriormente dal minimo storico toccato a maggio (0,7%). Abbastanza sostenuta la domanda con le richieste che hanno superato il quantitativo offerto di 1,56 volte rispetto al bid-to-cover di 1,49 fatto registrare nell’asta di giugno. Allocati anche Bot flessibili a 160 giorni per 2,5 mld di euro al rendimento medio dello 0,599%.

“La decisione di Standard & Poor’s non ha avuto ripercussioni particolarmente negative sui mercati obbligazionari e sull’andamento dell’asta di oggi – commenta Filippo A. Diodovich, market strategist di IG – con la buona la domanda che conferma l’appetibilità dei titoli italiani anche grazie alla crescita del rendimento tornato al di sopra della soglia psicologica dell’1%”.

L’agenzia di rating Standard & Poor’s ieri ha tagliato il merito di credito sull’Italia da “BBB+” a “BBB”, solo due gradini sopra il livello “junk” (spazzatura) sottolineando che la struttura economica del Paese è destinata a indebolirsi ulteriormente e il problema della mancata trasmissione della politica monetaria, nonostante gli interventi messi in campo dalla Bce negli ultimi anni.

Domani sarà il turno dell’asta di titoli a medio e lungo termine con l’offerta di Ccteu 2018 per 1-1,5 miliardi di euro, Btp a 3 anni per 3-3,5 miliardi e Btp a 30 anni per 1-1,5 miliardi.