Asta Bot sancisce calo tassi ai minimi da maggio 2018, spread non reagisce. Domani test probante con anche Btp a 20 anni
Tassi in calo vicini allo zero e domanda sostenuta nell’asta Bot odierna, la prima di marzo. Il Tesoro ha collocato 6,5 miliardi di euro di Bot annuali con rendimenti in ulteriore contrazione. Il rendimento medio di assegnazione è stato pari a pari allo 0,06% dallo 0,181% di un mese fa, quando già erano scesi notevolmente rispetto ai mesi precedenti a seguito dell’attenuarsi delle tensioni sullo spread. Si tratta del tasso più basso da maggio 2018 quando i titoli a un anno vennero assegnati al tasso di -0,361%. A ottobre 2018 il tasso di assegnazione del Bot annuale aveva toccato un picco allo 0,949%.
La domanda risulta più debole rispetto a un mese fa. Il rapporto di copertura (bid-to-cover) è pari a 1,51, in flessione rispetto all’1,65 di febbraio, con domanda complessiva per 9,78 miliardi di euro.
Spread non si scompone
La reazione del mercato è stata contenuta con spread Btp-Bund che si muove in contrazione a 246 pb dai quasi 250 a cui era risalito alla vigilia. Settimana scorsa l’annuncio del nuovo Tltro da parte della Bce, che ha anche modificato la guidance sui tassi (visti fermi fino a fine 2019), aveva comportato un irripidimento della curva dei tassi con titoli a breve scadenza in negativo. Il tasso del Btp biennale è sceso fino a 0,074% il 7 marzo dopo la Bce, pari al livello più basso dal maggio 2018.
Domani asta Btp per massimi 7,75 mld
Domani sarà invece il turno dell’asta di Btp a media e lunga scadenza. Il Tesoro offrirà fino a 7,75 miliardi di titoli a 3, 7 e 20 anni; il Btp triennale (luglio 20022) per un ammontare compreso tra un minimo di 3,5 mld e un massimo di 4 mld, con coupon annuale dell’1%; il Btp a 7 anni prevede l’emissione di titoli in un range tra 2 e 2,5 mld e coupon del 2,50%. Infine, verrà offerto un Btp a 20 anni (scadenza settembre 2038) per massimi 1,25 mld con cedola del 2,95%.