Notizie Assicurazioni Assicurazioni professionali: aumentano le richieste soprattutto da avvocati, medici e architetti

Assicurazioni professionali: aumentano le richieste soprattutto da avvocati, medici e architetti

21 Novembre 2016 13:08

Sempre più avvocati, medici e altri professionisti cercano di tutelarsi in Italia e le assicurazioni legate alla professione nel solo ultimo mese sono aumentate del 10%. Secondo l’analisi effettuata da Facile.it, di oltre 2.000 richieste di preventivo presentate a ottobre attraverso il web, ben il 24,2% sono state quelle compilate da avvocati che precedono di pochissimo i medici, fermi al 19,2%. Alle loro spalle gli architetti, cui sono associati il 13,3% dei preventivi analizzati e gli ingegneri, quarti per poco meno di due punti percentuali (11,6%).
Quando dai preventivi si passa alle polizze, però, la classifica cambia e al primo posto si trovano consulenti del lavoro, periti e commercialisti. Per ciascuna di queste categorie professionali, che già da molti anni hanno a che fare con contenziosi e cause intentate contro di loro, la conversione di preventivi in polizze è pari a circa il 30%. Altissima anche la percentuale di chi acquista la polizza fra gli amministratori di condominio (25% dei richiedenti preventivo) e gli agenti immobiliari (20%). Avvocati e medici, invece, sembrano essere ancora in fase di studio e la trasformazione di preventivo in polizza si ferma al 16% nel caso degli avvocati e al circa il 10% in quello dei medici che forse, però, continuano a preferire canali diversi da quello online per stipulare la propria polizza professionale.
Se un aspetto socio demografico e regionale, si scopre che il 69% di chi ha richiesto un preventivo è uomo e i più attenti a questo genere di copertura sono i professionisti di età compresa fra i 35 e 44 anni: quasi una richiesta su due (45,2%) è compilata da loro. Dividendo i dati per regione, la percentuale più alta di preventivi (parametrati sul totale della popolazione) è rappresentata da quelli provenienti dal Lazio (12,7%); seguono a lunga distanza la Campania (9,8%) e la Toscana (8%).