Notizie Notizie Mondo Asset alternativi nel 2025, come ripensare i portafogli nell’era dell’incertezza

Asset alternativi nel 2025, come ripensare i portafogli nell’era dell’incertezza

2 Luglio 2025 11:10

Il primo giorno del secondo semestre del 2025 non si è aperto nel migliore dei modi: le tensioni commerciali continuano ad esserci, come anche quelle geopolitiche, e i mercati europei hanno chiuso in negativo.

Cosa attendersi quindi per questa seconda metà del 2025? “Le previsioni economiche indicano una revisione al ribasso della crescita e possibili rischi inflattivi, ma anche margini per le banche centrali di abbassare ulteriormente i tassi nel caso in cui tali rischi non si materializzino”, spiega Giacomo Cristofori, head of southern Europe di Ubs Asset Management, nell’outlook di Ubs dal titolo “Real asset 2025: strategie per navigare l’incertezza“.

Azioni europee restano sottovalutate

Guardando alle azioni ed obbligazioni, i portafogli che includono asset privati e che accettano l’ulteriore rischio di illiquidità hanno maggiori probabilità, nel lungo periodo, di sovraperformare quelli investiti esclusivamente in azioni e obbligazioni tradizionali. I “vintage” lanciati nei periodi di stress economico hanno spesso generato rendimenti più elevati, il che suggerisce che il 2025 potrebbe rivelarsi un’annata interessante.

Le azioni europee restano sottovalutate, con queste che hanno scambiato con uno sconto medio del 19% rispetto a quelle statunitensi. “Nel lungo termine, riteniamo che le azioni europee possano migliorare le performance aggiustate per il rischio di un portafoglio, grazie al ridotto differenziale di crescita rispetto agli Stati Uniti e alla bassa correlazione tra i mercati azionari regionali – ha spiegato Alessio Rizzi, research analyst, active multi-asset di Ubs Asset Management -. All’interno dell’azionario europeo, abbiamo individuato alcuni settori chiave ancora fortemente a sconto ma caratterizzati da fondamentali in netto miglioramento, come ad esempio le banche europee, che beneficeranno di tassi di interesse strutturalmente più elevati”.

Portafoglio 60/40 superato? Come ripensarlo

Costruire portafogli innovativi è oggi più complesso; superare il tradizionale modello 60/40 (60% azioni e 40% obbligazioni) può offrire ai clienti un accesso più ampio a nuove opportunità d’investimento. Anche perchè, stando a Ubs, i rendimenti attesi di un portafoglio globale nel classico schema 60/40 sono destinati a essere inferiori rispetto a quelli storici.

Per questo motivo, ampliare l’universo investibile rappresenta una strada sempre più importante per accedere a nuove fonti di performance.  Gli investimenti alternativi, ad esempio, offrono la possibilità di ottenere premi significativi grazie all’esposizione selettiva a strumenti illiquidi. In un contesto caratterizzato da elevati livelli di debito globale, il premio di liquidità diventa un fattore rilevante, poiché gli strumenti a lungo termine e di difficile accesso possono offrire rendimenti superiori. Inoltre, i gestori più esperti sono in grado di generare alpha sfruttando le asimmetrie informative tipiche dei mercati privati, ottenendo così rendimenti aggiuntivi rispetto alle strategie tradizionali.

Perchè il futuro sono gli asset alternativi

Gli investimenti alternativi sono sempre più essenziali. Possono migliorare il profilo rischio/rendimento complessivo, aumentare la diversificazione e contribuire a ridurre la volatilità. Un approccio bilanciato che combini strategie beta e alpha può aiutare a gestire con efficacia i cicli di mercato. Gli asset alternativi non solo ampliano le possibilità di diversificazione, ma offrono anche un interessante potenziale di rendimento.

Per questo, Ubs AM nel suo outlook consiglia di “allocare fino al 20% di un portafoglio su asset alternativi“, una tattica che “può aiutare la maggior parte degli investitori a mantenere la liquidità, anche durante le turbolenze di mercato. Per i clienti con minori esigenze di flusso di cassa, spese personali minime o accesso a fonti di liquidità esterne, potrebbe essere appropriata un’allocazione fino al 40%”