Asia: Thailandia e Indonesia le migliori Borse del 2016. Male la Cina
E’ stato un anno molto volatile il 2016 per le Borse asiatiche. Il saldo a fine dicembre vede infatti le principali Borse d’Estremo oriente registrare variazioni molto differenti tra loro, a testimoniare come gli investitori non hanno premiato allo stesso modo i diversi listini dell’area premiando alcune Borse a discapito di altre.
MALE LA BORSA CINESE. SI SALVA SOLO HONG KONG
E’ stato un 2016 negativo per i listini dell’ex Celeste Impero: il saldo da inizio gennaio vede l’indice di Shanghai cedere il 12,3%. Altrettanto negativa la performance di Shenzhen -14,7% e dell’indice CSI 300, -11,3% nell’anno.
Hong Kong, invece, limita i danni con l’indice Hang Seng che riesce a strappare il segno positivo: +0,39%.
PERFORMANCE NULLA PER I LISTINI GIAPPONESI
Un anno poco movimentato per la Borsa giapponese: il saldo di fine anno recita infatti una variazione contenuta, +0,42% per l’indice Nikkei che ha fermato le lancette nell’ultima seduta del 2016 a quota 19114 punti, praticamente sui valori di inizio anno. Saldo annuale leggermente negativo per l’indice Topix, -1,85% mentre il Nikkei 400 registra un calo pari al 2,42%.
RIALZI A DOPPIA CIFRA PER BORSE DI THAILANDIA E INDONESIA
La medaglia d’oro a fine anno spetta alla Borsa thailandese con l’indice SE Thai che sale del 19,8%, seguita da quella indonesiana con l’indice Giacarta Composite che registra un ottimo +15,32%. Performance di tutto rispetto anche per il Taiwan Index +11%, mentre Seoul segna un +3,3%, Mumbay un +3%, e Sydney yb onorevole +7%.