Asia: listini ancora in calo, la Cina vede Hsbc Pmi manifatturiero sotto i 50 punti
Ancora ribassi sui listini asiatici, appesantiti dalle preoccupazioni sulla crisi del debito sovrano in Eurozona a cui si aggiungono rinnovati timori sul rallentamento economico globale. Dopo la delusione arrivata ieri dalla lettura del Pil a stelle e strisce nel terzo trimestre dell’anno, oggi ci si sveglia con un segnale poco incoraggiante dalla terra del Dragone. In Cina la stima flash sull’indice Hsbc Pmi manifatturiero si è attestata a novembre a 48 punti dai precedenti 51. Si ricorda che un valore sotto la soglia dei 50 punti indica contrazione. Se venisse confermato nelle prossime rilevazioni, si tratterebbe della maggior contrazione dell’attività manifatturiera cinese dal marzo 2009.
Gli effetti del rallentamento nelle economie avanzate iniziano a evidenziarsi anche nei Paesi emergenti. L’appuntamento ora è per questa mattina, quando verranno diffusi l’indice Pmi manifatturiero e quello dei servizi relativi a novembre di Francia, Germania ed Eurozona. In tutti questi casi, si attende un ribasso rispetto ai livelli precedenti. Un segnale di debolezza è arrivato ieri dalla prima economia mondiale. La seconda lettura del Pil Usa relativo al terzo trimestre dell’anno ha mostrato una crescita del 2% rispetto al +2,5% della lettura flash, deludendo le attese ferme a un +2,5%.
Così la Borsa di Shanghai ha terminato in rosso con l’indice di riferimento, lo Shanghai Composite, in calo dello 0,73% a 2.395,06 punti. Male anche la piazza azionaria di Sydney, dove l’indice S&P/ASX 200 ha archiviato la seduta in flessione dell’1,98% a 4.051,019 punti. Qui ha pesato il comparto minerario (il colosso Bhp Billiton ha ceduto il 3,1% a 34,51 dollari mentre Rio Tinto è arretrata del 3,4% attestandosi a 62,30 dollari) dopo che il Parlamento avrebbe deciso di introdurre una tassa sulle risorse minerarie. In ribasso anche le altre piazze dell’Asia-Pacifico. Hong Kong si appresta a chiudere con un calo prossimo al 2%, il listino di Jakarta cede in questo momento l’1,60%. Peggio Seoul e Taiwan che perdono rispettivamente il 2,36% e il 2,77%. Oggi la Borsa di Tokyo è rimasta chiusa per celebrare il Labor Thanksgiving Day. Gli scambi riprenderanno regolarmente domani.