Arriva l’ok dei cda alla fusione tra Aem e Asm
È arrivato il via libera ufficiale dai rispettivi consigli di amministrazione (cda) alla fusione tra Aem e Asm, che daranno vita alla superutility del Nord, il primo operatore energetico italiano con dimensioni di rilevanza europea. Un sì che rappresenta il primo atto formale che dovrebbe portare alla chiusura dell’operazione entro al fine del 2007.
Poste, dunque, le basi dal punto di vista industriale si passa ora a un altro nodo delicato, il dibattito sul piano politico del consiglio comunale di Brescia e quello di Milano. In attesa di sentire cosa decideranno i Comuni delle due città lombarde, i cda hanno invece confermato che il rapporto di cambio è pari a 1,60 azioni ordinarie Aem per ogni 1 azione ordinaria Asm (ovvero 8 azioni Aem di nuova emissione per ogni 5 azioni ordinarie Asm) e il pagamento di un dividendo straordinario – a favore degli azionisti di Asm – di 0,11 euro per ciascuna azione Asm.
Inoltre, a fronte di costi di transazione stimati in 25 milioni di euro complessivi per il periodo 2007-2010, si prevedono, a regime, sinergie – come si apprende nel comunicato congiunto delle due municipalizzate – per circa 80 milioni di euro all’anno prima delle imposte e circa 10 milioni di euro all’anno di efficienze sui programmi di investimento. E poi ancora: la nuova relatà post-fusione avrà una dimensione di rilevanza europea – come si evince dai dati 2006 della combined entity – con ricavi pari 9,4 miliardi di euro; un margine operativo lordo di 1,8 miliardi di euro e una capitalizzazione di Borsa pari a circa 9 miliardi di euro (al 21 giugno).
Confermate, dunque, le linee guida preannunciate lo scorso 4 giugno e i valori della nuova fusione, che avrà come sede Brescia e il cui nome sarà deciso nei prossimi mesi. Confermato anche il modello di governance dualistico, con un consiglio di Sorveglianza e un consiglio di Gestione.
Nella giornata di ieri è stato anche nominato il nuovo direttore generale di Aem che sarà Renato Ravanelli. Una nomina che arriva in un momento delicato: a Ravanelli sarà, infatti, affidato la responsabilità del progetto di fusione con Asm.