Notizie Notizie Mondo L’arresto di Strauss-Kahn getta ombre sul piano greco. Fmi senza guida. Mercati nervosi

L’arresto di Strauss-Kahn getta ombre sul piano greco. Fmi senza guida. Mercati nervosi

16 Maggio 2011 07:14

Comparirà questo pomeriggio alle 16.30 ora italiana davanti al giudice Dominique Strauss-Kahn, il capo del Fondo Monetario Internazionale arrestato dalla polizia di New York dopo essere stato accusato di aggressione sessuale, tentativo di strupro e sequestro da una cameriera dell’albergo Sofitel di Manhattan. Il giudice dovrà decidere se liberarlo su cauzione o tenerlo in detenzione. Il rinvio di un giorno della comparsa in tribunale è stato determinato dal fatto che Strauss-Kahn ha accettato di sottoporsi a test richiesti dalla polizia, ha spiegato il suo legale, William Taylor. Mentre l’altro avvocato del capo del Fmi, Benjamin Brafman, ha giurato di difenderlo con decisione, insistendo sull’innocenza del suo cliente. L’arresto di Strauss-Kahn arriva come una bomba: fa cambiare l’agenda al Fondo Monetario Internazionale che ha deciso di aggiornare ad oggi la riunione informale del suo consiglio di amministrazione a Washington, in attesa di conoscere gli sviluppi della situazione riguardante il suo direttore. Il consiglio di amministrazione si è già riunito informalmente ieri pomeriggio, proprio in seguito alla vicenda, ma la situazione è in divenire, mentre sui blog la voce delle sue dimissioni si fa largo.


“La riunione informale che noi avevamo programmato per informare il Consiglio di amministrazione è stata ritardata in attesa di nuovi sviluppi a New York”, ha spiegato il portavoce del Fondo Monetario, William Murray. Oggi al posto di Strauss-Kahn al meeting dei ministri delle Finanze di Eurolandia ci sarà il vice direttore generale Nemat Shafik. E da qui si ricomincia a ragionare. Sul mercato c’è chi dice che la sua assenza sia un duro colpo alla crisi del debito che attanaglia il Vecchio Continente. Strauss Kahn, che insieme all’Ue è stato l’artefice del prestito da 110 miliardi di euro accordato un anno fa alla Grecia, avrebbe dovuto incontrare oggi a Berlino la cancelliera Angela Merkel proprio per discutere di un eventuale nuovo aiuto alla Grecia. Il numero uno del Fondo è diventato impopolare ad Atene per le misure d’austerità draconiane imposte al Paese da Fmi e Ue. All’inizio di dicembre il direttore del Fmi si è recato in visita ad Atene e in quell’occasione ha chiesto all’Ue di allungare il termine di rimborso del prestito accordato alla Grecia, incitando allo stesso tempo Atene a mettere in atto riforme strutturali per far ripartire la crescita economica nel 2012. Adesso che viene meno dalla scena l’uomo chiave dei salvataggi, cosa cambierà per le decisioni urgenti del vertice di Bruxelles?


Il governo di Atene ha assicurato che il piano di aggiustamento dei conti e che le riforme richieste proseguiranno come previsto, anche dopo l’arresto del direttore generale del Fondo monetario internazionale. Il portavoce del Governo greco, Georges Petalotis ha spiegato che “la Grecia continua senza problemi nell’applicazione del programma di aggiustamento dell’economia per far uscire il Paese dalla crisi”. “Il Governo greco opera in modo istituzionale”, ha aggiunto Petalotis, lasciando intendere che Atene coopera con le istituzioni internazionali senza occuparsi della vita privata delle persone che lavorano per queste istituzioni. Eppure come osserva Eswar Prasad del Brookings Institution, “è palese che il programma messo a punto per la Grecia non funziona come dovrebbe e che il Paese potrebbe nuovamente trovarsi in difficoltà”. Sui mercati il dilemma di una ristrutturazione sì, ristrutturazione no sotto l’Acropoli continua a farla da padrona. “La congettura era che con Strauss Kahn alla guida del Fmi nessuno avrebbe voltato le spalle all’Europa, che il Fondo Monetario Internazionale avrebbe continuato a sostenere l’Europa. Adesso, con Strauss-Kahn fuori gioco, questa congettura viene messa in dubbio”.


Per Atene quella di oggi potrebbe essere l’occasione per chiedere un ulteriore “sconto” ossia una riduzione dei tassi di interesse da pagare sul piano di salvataggio da 110 miliardi di euro. Dall’altra parte lo impone la situazione: nel 2012 la Grecia non riuscirà a reperire sul mercato i fondi necessari per finanziarsi. Lo rendono impossibile le condizioni di mercati. I tassi dei titoli di Stato della Grecia si mantengono su livelli record. Per scongiurare un default, il governo Papandreou ha bisogno di negoziare al più presto un nuovo piano di aiuti insieme a misure per evitare la temuta ristrutturazione del debito come una dilazione delle scadenze e riduzione dei tassi di interesse. Atene potrebbe ricevere altri 20-30 miliardi di euro in cambio di altri sacrifici fiscali e di una accelerazione del programma di privatizzazioni. “I problemi legali del direttore generale del Fondo monetario internazionale potrebbero complicare gli sforzi per risolvere la crisi del debito nella zona euro e, in particolare la discussione di un nuovo aiuto alla Grecia, dove Dominique Strauss-Kahn si era particolarmente impegnato”, segnalano diversi analisti. Il capo del Fmi non parteciperà oggi a Bruxelles a un importante incontro dei ministri delle Finanze della zona euro sui problemi della Grecia. Da parte sua, il primo assistente di Strauss-Kahn, l’americano John Lipsky ha assunto il ruolo di Ceo ad interim dell’istituzione. “Qualsiasi ritardo nel risolvere la crisi del debito metterà probabilmente a dura prova i nervi scoperti degli investitori”, osserva Gareth Berry di Ubs. “Per un paio di giorni almeno, il mercato teme una paralisi di leadership al Fmi”.


Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, ha cercato di sgombrare il campo, dicendo che l’arresto del capo del Fmi non peserà sui negoziati per il debito della Grecia. Dal canto suo la Germania ha in programma di concedere una proroga del termine per il rimborso del debito a condizione che siano coinvolti i creditori privati e ha insistito sulla necessità di attendere i risultati della revisione dei conti pubblici del Paese, che saranno pronti nel mese di giugno, prima di decidere se per la Grecia sono necessarie nuove misure. Una generale ristrutturazione da parte della Grecia o la sua uscita dall’Area Euro creerebbe una situazione di eccezionale difficoltà che sarebbe difficile da controllare, ha puntualizzato Schaeuble. “Questo perchè noi ci stiamo concentrando sulla salvaguardia dell’attuale unione”, ha precisato. I mercati però sembrano pensarla diversamente: il rischio che il fermo del direttore generale dell’Fmi, Dominique Strauss-Kahn, porti a un rinvio del piano di intervento sul debito greco fa paura. Le Borse asiatiche hanno aperto la settimana con una seduta di cali generalizzati. E adesso tocca all’Europa. I principali listini del Vecchio Continente hanno avviato le contrattazioni in territorio negativo. A Francoforte, il Dax cede l’1,03% a 7.337,2 punti, mentre il listino francese, Cac40, indietreggia dell’1,24% a 3.970,2 punti. Avvio in calo anche per il Ftse100 che lascia sul parterre circa lo 0,6% a 5.903,8 punti.