Apple trema dopo allarme TSMC su vendite smartphone, soffre anche Stm
La debole guidance di TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company), il maggior produttore conto terzi al mondo di semiconduttori, fa tremare i colossi del settore e preannuncia riscontri più deboli del previsto dalle vendite di smartphoen di fascia alta. Infatti TSMC, principale partner di chip per Apple, ha tagliato il suo obiettivo di fatturato alla fascia bassa delle previsioni e ha dato la colpa alla domanda più debole di smartphone.
Morgan Stanley ritiene che la debole guidance di TSMC – che stima un calo del 7-8% t/t delle vendite nel trimestre in corso, circa il 10% sotto le attese – sia da ascrivere in buona parte alla debole domanda di iPhone di Apple. E ieri sera a Wall Street la reazione è stata decisa con il titolo Apple giù del 2,8%. male anche Nvidia (-3,1%) e in generale tutto il settore tecnologico con il Nasdaq 100 sceso dello 0,85% rispetto al -0,57% dello S&P 500.
Oggi in Asia la debolezza ha contagiato tutti i titoli hi-tech, con Samsung scesa del 2,2% a Seoul, e in generale il mercato, che paga anche i massimi toccati dal petrolio. La fiammata del greggio ha acuito i timori di inflazione e indebolito le obbligazioni sovrane.
A Milano soffre Stm
A Piazza Affari la principale vittima del sell-off su Apple & co. è Stm che cede l’1,7% dopo il marcato calo fatto segnare già alla vigilia. Equita ha abbassato la stima di crescita per il mercato globale dei semiconduttori (ex memorie) a +5% per il 2018 e la debole guidance di TSMC non lascia certo indifferente STM che deriva circa il 20% dei ricavi dal segmento wireless. la sim milanese ha così ridotto le stime di fatturato per Stm nel 2018 del 2%, ipotizzando un calo del 30% t/t nel secondo trimestre del fatturato verso Apple e del 5% verso i clienti Android.