Apple sui massimi storici, vale quasi quanto l’intera borsa di Parigi

Le azioni Apple hanno chiuso ieri sui massimi storici a 197,96 dollari, aggiornando un record che durava da fine luglio, e nella seduta odierna scambiano ancora in rialzo in area 199 dollari. La capitalizzazione di mercato dell’azienda di Cupertino, superiore ai 3.000 miliardi di dollari, è prossima a quella dell’intero Euronext Paris, la borsa della Francia, che comprende colossi come LVMH, L’Oreal ed Hermes.
La capitalizzazione di Apple sfiora quella del mercato francese
L’inarrestabile rally di Apple, la società quotata con la valutazione più grande al mondo, non mostra segni di rallentamento. Dopo la chiusura da record di ieri, il valore di mercato del produttore di iPhone si è avvicinato ulteriormente a quello del più grande mercato azionario europeo: la Francia.
Secondo un indice compilato da Bloomberg, il valore di mercato combinato delle società quotate a Parigi al 13 dicembre era pari a circa 3.212 miliardi di dollari mercoledì, contro i 3.080 miliardi di dollari del colosso tecnologico.
In effetti, non è la prima volta che l’azienda fondata da Steve Jobs e la borsa francese mostrano valori simili, come emerge dal seguente grafico; nel corso del 2022, la market cap di Apple ha persino superato in più occasioni quella dell’intero mercato di Parigi.
Confronto tra Apple e le principali borse mondiali
Estendendo maggiormente il confronto, si nota come in realtà la capitalizzazione di Apple sia più grande di tutti i mercati azionari più grandi del mondo, tranne i maggiori sei: ovviamente Stati Uniti, Cina, Giappone, Hong Kong, India e, appunto, Francia. Ecco di seguito i mercati con capitalizzazione sopra i 1.000 miliardi di dollari.
E l’Italia? Ad oggi Piazza Affari ha una capitalizzazione complessiva che si aggira intorno ai 665 miliardi, che la collocano nella classifica europea dietro a Francia, Germania (2.360 miliardi), Olanda (970 miliardi), Svezia (967 miliardi), Danimarca (781 miliardi) e Spagna (738 miliardi).
Una curiosità: circa un terzo della market cap di Piazza Affari è relativa a società partecipate dallo Stato, tra cui Enel ed Eni. Le 13 quotate pubbliche capitalizzano un totale di 224 miliardi, come emerge da una ricerca del Centro Studi CoMar.
Apple aggiorna i massimi storici
Quest’anno il titolo Apple ha registrato un rialzo del 53%, aumentando la sua capitalizzazione di circa 1.000 miliardi di dollari. La società ha esteso i guadagni ieri, insieme alle altre big tecnologiche, dopo la riunione della Federal Reserve. La banca centrale americana ha mantenuto i tassi di interesse stabili sui massimi da 22 anni (nel range 5,25%-5,50%) e ha previsto una serie di tagli, sostenendo i guadagni in tutto il settore tecnologico.
Il recente rialzo di Apple rappresenta un’inversione di rotta rispetto ad ottobre, quando il titolo era finito sotto pressione a causa delle preoccupazioni sulla crescita dei ricavi e delle vendite in Cina. “I ribassisti del titolo non tengono conto della storia dell’espansione strutturale del margine lordo“, affermano gli analisti di Citigroup, sottolineando il posizionamento premium dell’iPhone, un’accelerazione nelle vendite di servizi e i vantaggi sui prezzi delle materie prime. “Ci aspettiamo che queste tendenze continuino il prossimo anno e consideriamo l’adozione di AI Phones e Vision Pro come potenziali catalizzatori al rialzo”, hanno affermato, fissando un target price di 230 dollari.
Secondo la media delle stime degli analisti compilata da Bloomberg, Wall Street prevede che le entrate dell’azienda accelereranno nuovamente nel 2024 con la ripresa della domanda di smartphone, laptop e computer.
Mercato francese su massimi storici; altre in Europa
Lo stesso mercato azionario francese ha raggiunto un livello record (intraday) questa settimana, spinto dai guadagni dei colossi del lusso LVMH, proprietario di Louis Vuitton, ed Hermes International, entrambe in rialzo di oltre il 5% nell’ultimo mese. Le due società capitalizzano rispettivamente 369 e 214 miliardi di euro, mentre L’Oreal ha un valore di mercato pari a €238 miliardi.
Nelle ultime settimane, la discesa dell’inflazione e le scommesse sui tagli dei tassi di interesse hanno alimentato gli acquisti sull’azionario europeo, consentendo al Ftse Mib di toccare i massimi dal 2008, al Dax di aggiornare i record storici e al Cac di riportarsi in prossimità dei livelli di aprile (i massimi dell’indice).