Apple: primo calo degli utili in 10 anni, agli azionisti 100 miliardi di dollari entro il 2015
Apple ha pubblicato i risultati del secondo trimestre fiscale, chiuso con un giro d’affari in crescita dell’11% a 43,6 miliardi di dollari contro le stime mediane degli analisti che si collocavano a 42,3 miliardi di dollari. La Mela di Cupertino tuttavia ha visto per la prima volta in 10 anni patire un calo degli utili.
Nel trimestre chiuso lo scorso 31 marzo la creatura fondata da Steve Jobs ha riportato 9,55 miliardi di dollari, il 18,10% in meno rispetto agli 11,6 miliardi di 12 mesi prima. Anche in questo caso Apple ha battuto, seppur di poco, il consensus del mercato, con gli analisti che si attendevano un utile netto di 9,5 miliardi di dollari. In calo il margine lordo, sceso al 37,5% dal 47,4% registrato dodici mesi prima. Il cash flow generato dalle attività operative nel corso dell’ultimo quarto si è invece attestato a 12,5 miliardi di dollari, con un valore complessivo della cassa attestatosi a 145 miliardi di dollari.
“Siamo felici di riportare un trimestre di marzo da record, grazie alle incredibili performance di iPhone e iPad”, ha dichiarato commentando i risultati finanziari del secondo trimestre il Ceo Tim Cook, ricordando che “i nostri team stanno lavorando duramente su nuovi prodotti, software e servizi e siamo veramente entusiasti della nostra linea di prodotti prevista per il 2013”.
Nel secondo quarto Cupertino ha venduto 37,4 milioni di iPhone, 19,5 milioni di iPad e poco meno di 4 milioni di Mac. Le vendite internazionali, ossia quelle registrate fuori dai confini statunitensi, hanno portato nelle casse di Apple un valore pari al 66% degli introiti dell’ultimo trimestre.
L’azienda fondata da Steve Jobs ha deciso di aprire i forzieri della propria cassa annunciando un sostanzioso aumento del dividendo e del piano di buyback. Alla base di questa decisione la volontà di riconquistare la fiducia degli investitori dopo le discese patite dal titolo a Wall Street negli ultimi mesi.
Apple ha annunciando un programma da cento miliardi di dollari in contanti, più del doppio di quanto finora ipotizzato, da “restituire ai soci” entro la fine del 2015. In dettaglio, la cedola trimestrale è stata elevata del 15% a 3,05 dollari per azione dai 2,65 dollari per azione distribuiti in precedenza.
A stupire per la sua grandezza è tuttavia il piano di buyback annunciato: la società guidata da Tim Cook ha annunciato che entro il 2015 comprerà sul mercato titoli per un controvalore totale di 60 miliardi di dollari, 50 miliardi in più rispetto ai 10 programmati in precedenza.
Apple ha inoltre fornito la guidance per il terzo trimestre. I target del gruppo di Cupertino vedono un fatturato atteso tra i 33,5 e i 35,5 miliardi di dollari, un margine lordo fra il 36% e il 37%, spese operative fra i 3,85 miliardi e i 3,95 miliardi di dollari e un’aliquota fiscale del 26%.