Apple mai così forte in Cina, analisti si aspettano una trimestrale convincente
Apple ha raggiunto una quota di mercato record del 23% in Cina nel quarto trimestre del 2021, con il produttore di iPhone che ottiene così il primato di vendite per la prima volta in sei anni nel Paese. E’ quanto riportato da Counterpoint Research. A guidare questo traguardo il “prezzo di partenza relativamente più basso” del suo iPhone 13 mentre nel contempo il mercato cinese degli smartphone è diminuito nel 2021 a causa della scarsità di componenti e della fiacca spesa dei consumatori.
Apple in pole position in Cina
“Il nuovo iPhone 13 ha guidato il successo grazie ad un prezzo di partenza relativamente più basso alla sua uscita in Cina, così come la nuova fotocamera e le caratteristiche 5G”, ha detto l’analista di Counterpoint Research, Mengmeng Zhang. Al contrario il gigante cinese Huawei – una volta il numero uno degli smartphone in Cina e nel mondo – è stato paralizzato dalle sanzioni statunitensi che hanno tagliato fuori l’azienda da componenti chiave e software per i suoi dispositivi. Huawei ha avuto solo il 7% di quota di mercato in Cina nel quarto trimestre e le vendite sono diminuite del 73% su base annua, sempre secondo Counterpoint Research. Il marchio cinese Vivo è al secondo posto con il 19% di quota di mercato, seguito da Oppo con il 17%. Honor, il marchio di smartphone che era precedentemente di proprietà di Huawei ma che è stato scorporato in un business separato, è stato il quarto player più grande con il 15% di quota di mercato, seguito da Xiaomi con il 13%.
Attesa per la trimestrale
Oggi il colosso fondato da Steve Jobs alzerà il velo sui conti trimestrali, e gli analisti di Wall Street si aspettano circa 118,7 miliardi di dollari di ricavi, che rappresentano il 6,48% di crescita su base annua, e un utile trimestrale di 1,89 dollari per azione. Gli analisti si aspettano una forte crescita rispetto ai concorrenti nel trimestre appena concluso, iniziato proprio dopo che Apple ha iniziato a spedire l’iPhone 13. Gli analisti minimizzano le preoccupazioni sull’impatto dell’aumento della variante Omicron, dicendo che la chiusura di alcuni store non ha probabilmente avuto un grande impatto sul business online di Apple.