Notizie Notizie Mondo Apple ha un problema, che succede se la Cina vieta gli iPhone? Azione rischia crollo del 30%

Apple ha un problema, che succede se la Cina vieta gli iPhone? Azione rischia crollo del 30%

31 Maggio 2019 17:32

Che succederebbe a Apple se la Cina vieta le vendite di iPhone? Le possibili ritorsioni sul caso Huawei, con gli Usa che hanno inserito il colosso del tlc cinese in una lista nera impedendo alle società americane, vedono Apple in cima alla lista delle possibili vittime di rilievo nel caso Pechino decidesse di usare le maniere forti per rispondere agli affondi di Trump. Come scrivono gli esperti di Opto (CMC Markets Magazine), è proprio il gigante di Cupertino sulla linea di fuoco diretta se la Cina dovesse vendicarsi. Shannon Cross di Cross Research crede che ci sia il potenziale per il boicottaggio dei prodotti statunitensi in Cina. “Potrebbe esserci un movimento in Cina per sostenere i campioni nazionali”, ha detto a Bloomberg.

Gli effetti a catena su Apple sono stati al momento valutati poco. E non solo Apple, ovviamente, ma un gran numero di aziende americane che hanno spostato la produzione in Cina negli ultimi due decenni. Se la Cina non vieterà gli iPhone, il solo nazionalismo potrebbe erodere tra i 3 e il 5% delle entrate di Apple nei prossimi 12 mesi e diminuire il prezzo delle azioni di Apple del 6%. Se invece la Cina vieta l’iPhone, le perdite immediate saranno le vendite annuali di 43 milioni di unità di iPhone in Cina e 50 miliardi di dollari in Cina, che rappresentano circa il 19% delle entrate totali di Apple. Tale divieto, scrive Kwan-Chen Ma su Seeking Alpha, costerà alle azioni Apple il 30%.

Apple sulla linea di fuoco se la Cina…

Rod Hall, analista di Goldman Sachs in una nota ai clienti la scorsa settimana, ha aggiunto che una mossa del genere potrebbe vedere i guadagni di Apple affondare di quasi un terzo. Dal canto sui in qualità di secondo produttore mondiale di smartphone, Huawei potrebbe beneficiare se il governo cinese  effettivamente mettesse  al bando il suo principale concorrente. Tuttavia, il CEO Ren Zhengfei ha detto a Bloomberg che sarebbe ” il primo a protestare” contro qualsiasi mossa del genere. “Apple è come una maesta, sta avanzando di fronte a noi. Come studente, perché dovrei oppormi al mio insegnante? Non lo farei mai “, ha detto.

Finora, il prezzo delle azioni di Apple ha oscilllato in modo relativamente piatto questa settimana, nonostante abbia aperto la sessione di negoziazione di mercoledì in ribasso dell’1,4%.

Le chiavi del successo di Apple per il prossimo futuro

Dopo l’America e l’Europa, la Cina è il terzo più grande mercato di Apple in termini di entrate, ma tuttavia negli ultimi mesi le vendite sono diminuite. Nonostante la società abbia tagliato i prezzi dell’iPhone in tutta la regione, i risultati del secondo trimestre hanno rivelato un calo del 21% delle vendite totali rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. L’amministratore delegato Tim Cook prevede ulteriori aggiustamenti dei prezzi in Cina a fronte di minori imposte sull’iPhone, nonché sulle operazioni di permuta e finanziamento offerte da Apple per aiutare a recuperare le vendite in calo.

Per contrastare il rallentamento delle vendite di iPhone, l’azienda inizia a diversificarsi e gli investitori stanno valutando proprio il business dei servizi di Apple, che includono App Store, Apple Music, iCloud e Apple Pay, le cui entrate e abbonamenti a pagamento sono in forte aumento. Chiave del successo di Apple oltre ai servizi anche i dispositivi indossabili come Apple Watch, AirPods e Beats che a detta di Cook, hanno dimensioni paragonabili ad un’azienda Fortune 200, in quanto i ricavi sono aumentati di quasi il 50% nell’ultimo trimestre.  In tal caso Apple ha una competizione quasi nulla in questo settore – ad eccezione di Fitbit, un’azienda da 1,4 miliardi di dollari le cui vendite e valore di mercato sono affondate lo scorso anno – e proprio il business dei dispositivi indossabili di Apple rappresenterà probabilmente una forte prospettiva di crescita in futuro, in particolare per quanto riguarda il lancio di occhiali per realtà aumentata.