Apple: delude l’outlook. St Micro sconta i costi di ristrutturazione
Nel primo trimestre fiscale del 2008, corrispondente agli ultimi tre mesi del 2007, Apple ha riportato risultati in crescita che non sono bastati, tuttavia, a evitare alle azioni della compagnia di Steve Jobs di scivolare nell’after hour di Wall Street di ben dodici punti percentuali. Il calo delle azioni della Mela morsicata ha trascinato con se anche gli altri titoli tecnologici. Il mercato, pur apprezzando il bilancio del trimestre passato, non ha gradito le previsioni inferiori alle attese sul trimestre in corso, il secondo dell’anno fiscale, e le vendite inferiori alle attese di iPod nella cosiddetta stagione degli acquisti.
Il fatturato della società di Cupertino negli ultimi tre mesi dello scorso anno si è attestato a 9,6 miliardi di dollari, in crescita del 35% rispetto allo stesso periodo del 2006. I profitti sono saliti del 58% a 1,58 miliardi di dollari da 1 miliardo con un utile per azione di 1,76 dollari. In crescita le vendite dei principali prodotti. Apple ha venduto oltre 2,3 milioni di computer Macintosh, il 44% in più rispetto allo stesso periodo del 2006 e circa 22,1 milioni di iPod, il 5% in più rispetto agli ultimi tre mesi del 2006. Da quest’ultimo dato è venuta la prima delusione per il mercato che attendeva, secondo il consensus, vendite di iPod per oltre 22,5 milioni di pezzi.
Non sono bastate le parole di Steve Jobs a convincere il mercato: “Siamo molto lieti di annunciare il nostro miglior trimestre di sempre, con fatturato e utile più elevati nella storia della compagnia”. Non sono bastate soprattutto perché il trimestre in corso rischia di non essere altrettanto brillante e il mercato, come al solito, guarda sempre un passo avanti. “Per il secondo trimestre fiscale del 2008 – ha indicato il direttore finanziario, Peter Oppenheimer, – ci aspettiamo un fatturato di 6,8 miliardi di dollari e un utile per azione diluita di circa 0,94 dollari”. Le attese degli analisti si attestano invece sopra il dollaro per azione di utile.
Diversa la reazione in Borsa dei titoli di St Microelectronics che nella serata di ieri ha presentato risultati trimestrali inferiori alle attese. Dopo un’apertura in marginale calo le azioni Stm si sono riportate sulla parità per poi tornare nuovamente in territorio negativo. Il quarto trimestre del 2007, per il produttore di chip, si è concluso con utili a 20 milioni di dollari (2 centesimi per azione) contro i 276 milioni di dollari (30 centesimi per azione) dello stesso periodo dell’esercizio precedente e a fronte di attese di consensus di circa 280 milioni di dollari. La differenza netta tra attese e risultato effettivo è da ascrivire ai costi di ristrutturazione e svalutazione affrontati da St Microelectronics. Al netto di tali poste l’utile per azione sarebbe stato di circa 20 centesimi per azioni contro i 21 centsimi netti delle stesse voci relativo al quarto trimestre 2006. In crescita del 6,9% i ricavi che, ad esclusione del segmento delle memorie flash sarebbero aumentati del 7,7% sequenzialmente.
Con riferimento al trimestre in corso, il presidente della società, Carlo Bozotti, ha dichiarato di attendersi “che i ricavi diminuiscano sequenzialmente in una fascia tra il -5% e il -11%, il che significa avere un miglioramento anno su anno di circa l’11% rispetto al valore medio della fascia previsionale”. Tali previsioni scontano un tasso di cambio euro/dollaro a 1,46 dollari per i primi tre mesi del 2008.