News Notizie Italia Appello Confindustria: “Basta polemiche lavoriamo tutti con responsabilità”

Appello Confindustria: “Basta polemiche lavoriamo tutti con responsabilità”

Pubblicato 26 Marzo 2020 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:21
"Basta polemiche lavoriamo tutti con responsabilità". Questo l'appello lanciato ieri da Confindustria che ha ricordato di avere condiviso da subito i fini del Dpcm del 22 marzo scorso, ossia garantire che in momento di grave emergenza come quello che stiamo attraversando non manchino alle persone i beni e i servizi essenziali: alimentari e farmaci, forniture e servizi per ospedali.

"Pur non condividendo gli interventi - spiega Confindustria - che oggi hanno rimesso in discussione provvedimenti già molto restrittivi assunti nei giorni scorsi e, quindi, l’esclusione di alcune produzioni a nostro avviso essenziali per garantire le filiere, diciamo che bisogna mettere da parte polemiche, strumentalizzazioni ed eccessi nel linguaggio, come quelli cui abbiamo assistito nei giorni scorsi, ingenerosi verso una categoria che sta responsabilmente affrontando assieme a tutto il Paese la peggiore crisi sanitaria ed economica dal dopoguerra, e lavorare tutti nella medesima direzione e con senso di responsabilità".

Confindustria aggiunge che "è più che mai urgente un intervento massiccio per prevenire l’impatto devastante che questa emergenza produrrà sul sistema economico. Bisogna assicurare alle imprese un rapido e semplice accesso alla cassa integrazione, che non può essere anticipata dalle imprese stesse dovendo queste già fare i conti con il calo della liquidità conseguente a chiusure e rallentamenti. È necessario, inoltre, sostenerne la liquidità prevedendo la dilazione delle scadenze fiscali e contributive e agire inoltre sulle linee di credito a breve e lunga scadenza, sostenendo le imprese tutte, piccole, medie e grandi, con interventi forti, coerenti e lungimiranti, a partire da un fondo di garanzia che permetta alle imprese in questa fase di onorare i loro impegni e di uscirne per ripartire e non per chiudere".