Notizie Notizie Mondo Ancora volatilità sui mercati: è il momento di costruire portafogli anti-emotività

Ancora volatilità sui mercati: è il momento di costruire portafogli anti-emotività

5 Ottobre 2015 11:22
Nel momento più intenso del sell-off di quest’estate sui mercati globali, misurato dal VIX (l’indice che indica le aspettative del mercato in relazione alla volatilità a 30 giorni), la volatilità è aumentata del 115%. Per i gestori in questa fase il tema centrale è quindi come difendersi, o meglio cavalcare, la volatilità. “L’andamento dei mercati delle ultime settimane, i ribassi collegati allo scandalo nel settore automobilistico, i timori legati a Cina, Fed e altri fronti caldi, confermano che siamo in un contesto di rinnovata incertezza e instabilità che porterà a momenti di volatilità“, sottolinea Antonio Bottillo, managing director per l’Italia di Natixis Gam. “L’investitore, anche in situazioni come queste, deve cercare di non farsi sopraffare dall’emotività, restando ancorato ai propri obiettivi di investimento e valutare se apportare aggiustamenti al proprio portafoglio“, continua Bottillo.
Mercati sull’ottovolante
Per la maggior parte del 2015, spiegano gli analisti di Natixis, il VIX è stato al di sotto della media storica di circa 20 punti. Questo è uno dei motivi per cui il recente aumento è stato così sconvolgente: gli investitori si erano infatti abituati a livelli di volatilità di mercato inferiori alla media. “Oltre allo shock causato dalle forti oscillazioni di mercato, gli investitori che avevano fatto riferimento al VIX la mattina del 24 agosto sono stati lasciati al buio – dice Alexander Healy, portfolio manager AlphaSimplex Group – il VIX in quell’occasione ha cessato di essere calcolato in tempo reale, poiché non era più possibile tener testa alle irregolari oscillazioni di mercato. Forse gli investitori dovrebbero prendere in considerazione più vaste misure di rischio globale”.
Portafogli anti-volatilità
Tanto più che, a causa del continuo alternarsi del “sentiment” tra un contesto ancora alimentato da liquidità e uno trainato dalla crescita, i gestori prevedono altri picchi di volatilità simili a quelli verificatisi a fine agosto. “In ogni caso, visto lo scenario globale ancora molto accomodante in termini di politiche monetarie e considerato che i mercati emergenti sono dotati di maggiori ammortizzatori interni contro gli shock, rimaniamo fiduciosi sulle prospettive per il 2015“, spiega John Hailer, ceo di Americas & Asia Natixis Global Asset Management. Che fare allora, tra crescita, anche se timida, e volatilità? Modificare radicalmente l’approccio nei confronti della costruzione del portafoglio. “Gli investitori hanno bisogno di portafogli dai quali la componente emotiva sia stata rimossa, affinché possano restare investiti e continuare sulla giusta strada per raggiungere i propri obiettivi di lungo termine – dice Hailer – In ogni caso, non è mai una cattiva idea approfittare di questi momenti per esaminare il portafoglio e chiedersi se si disponga di sufficienti strategie per massimizzare la diversificazione“. In effetti, nei periodi di difficoltà sui mercati, alcune strategie di investimento di tipo non tradizionale spesso ottengono performance diverse da quelle delle asset class tradizionali, creando potenziale per la necessaria diversificazione. “Più in generale, gli investitori devono prepararsi ad affrontare rapide variazioni di volatilità, considerando strategie di gestione attiva del rischio anziché focalizzandosi solo sul rendimento“, conclude Hailer.