Notizie Notizie Italia Anche Poste Italiane ragiona sul dossier Pioneer

Anche Poste Italiane ragiona sul dossier Pioneer

8 Settembre 2016 08:02
La platea dei potenziali acquirenti di Pioneer, il colosso del risparmio gestito messo in vendita da Unicredit, vedrebbe in prima fila anche Poste Italiane. L’operazione permetterebbe a Poste di di implementare il proprio piano di crescita per linee esterne rafforzandosi ulteriormente nel risparmio gestito, settore nel quale il gruppo guidato da Francesco Caio si è già mosso con l’acquisto di una quota di Anima.
L’eventuale partecipazione alla corsa per aggiudicarsi Pioneer potrebbe avere come ricaduta lo slittamento al prossimo anno della cessione della seconda tranche del 30% di Poste a cui sta lavorando il Tesoro. Slittamento del collocamento che potrebbe essere ufficializzato già oggi. 
La reazione del mercato alle ultime indiscrezioni è negativa con il titolo Poste Italiane che cede oltre l’1% a Piazza Affari a quota 6,34 euro. I primi commenti a caldo degli analisti sono abbastanza scettici circa la possibilità che Poste compri Pioneer. Un’operazione che potrebbe dare slancio al titolo Poste, mentre negativi sarebbero gli effetti su Anima. 
Secondo l’indiscrezione riportata oggi da Il Sole 24 Ore, Poste Italiane rientra tra i potenziali interlocutori cui Unicredit ha fatto recapitare la documentazione per poter presentare una manifestazione di interesse non vincolante, i cui termini scadranno il prossimo 20 settembre.

Unicredit valuta Pioneer circa 3 miliardi di euro
. C’è ancora interezza circa la modalità di dismissione che potrebbe essere una vendita tout court oppure la ricerca di un importante partner industriale. In tal senso Poste Italiane, stando a quanto riferito dal Sole 24 Ore, potrebbe essere propensa soprattutto all’ingresso in Pioneer attraverso l’acquisto di una partecipazione, anche importante.