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Anche il Sole 24 Ore si prepara a dire addio a Piazza Affari

10 Aprile 2025 13:08

Anche il Sole 24 Ore si prepara a dire addio alla Borsa. In una nota rilasciata in queste ore, Confindustria, proprietaria della società che edita il quotidiano economico finanziario, ha finalizzato i dettagli di un’Opa totalitaria finalizzata al delisting del gruppo editoriale Il Sole 24 Ore, che lascerà quindi Piazza Affari. L’offerta pubblica d’acquisto prevede un prezzo di 1,1 euro per azione “cum dividendo” e incorpora un premio del 42,54% sulla quotazione ufficiale di martedì, pari a 0,768 euro. In caso di totale adesione l’esborso sarebbe di poco meno di 20 milioni.

Se finalizzato, si tratterebbe dell’undicesimo delisting da Piazza Affari in questo 2025.

I dettagli dell’offerta

Stando alla nota di Confindustria, l’offerta riguarda un massimo di 18.020.513 azioni speciali, equivalenti a circa il 31,98% del capitale relativo a questa categoria. Il prezzo proposto è di 1,10 euro per azione, per un esborso potenziale massimo, in caso di piena adesione, pari a circa 19,82 milioni di euro.

Il titolo ha chiuso mercoledì a 0,78 euro (+28% da inizio anno), un valore distante dai 22,6 euro circa a cui scambiava nel 2007, quando entrò in Borsa. Il premio valorizza il Sole 24 Ore circa 65,5 milioni, rispetto agli attuali 46 milioni di capitalizzazione sul mercato. Attualmente Confindustria controlla il 72% delle azioni del Sole.

Confindustria è assistita da Chiomenti in qualità di advisor legale e da Intesa Sanpaolo in qualità di sole advisor finanziario nonché di intermediario incaricato del coordinamento della raccolta delle adesioni.

I motivi dell’addio

L’offerta rappresenta uno strumento funzionale al perseguimento degli obiettivi futuri di crescita, permettendo al Sole 24 Ore di “operare in un contesto di maggiore flessibilità gestionale e organizzativa, con tempi decisionali più rapidi e una significativa riduzione dei costi di compliance legati alla quotazione”, spiega Confindustria nella nota.

Inoltre, l’offerta intende assicurare agli azionisti del Sole 24 Ore un’opportunità di disinvestimento a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato, tenuto conto della limitata liquidità del titolo e del suo recente andamento borsistico.

Un annuncio che arriva a breve distanza  dall’addio del presidente del Sole 24 Ore, Edoardo Garrone, che nei giorni scorsi aveva reso noto di non volersi ricandidare. “Purtroppo, negli ultimi mesi all’interno del Consiglio di Amministrazione si sono verificate pesanti divergenze in particolare sulla politica di bilancio, in relazione a mancati accantonamenti per una vertenza giudiziaria in corso”, spiega Garrone in un comunicato rilasciato l’1 aprile.

Negli ultimi tre anni, il Sole 24 Ore ha registrato un miglioramento significativo dei propri conti. Come attestano i risultati finanziari pubblicati l’8 aprile e riguardanti il 2024, i ricavi sono aumentati del 2%, mentre il margine operativo lordo è più che raddoppiato, passando da 11,3 a 29 milioni di euro. Il risultato netto ha segnato un’inversione, trasformandosi da una perdita di 21 milioni a un utile di 9,1 milioni. Nel 2024, il gruppo ha raggiunto ricavi pari a 214,5 milioni di euro, anche grazie alla riduzione dei fondi rischi e oneri, scesi dai 7,6 milioni del 2023 a 5,5 milioni.

Quante aziende hanno abbandonato Piazza Affari quest’anno

Ad oggi Piazza Affari conta 3 ipo (Ubaldi, Haiki+ e Com.Tel) e 10 delisting nel 2025, di cui otto per Opa e due per decisione delle società di lasciare la borsa. Ad aver abbandonato ci sono Unieuro, indicato dalle società francesi Fnac Darty e Ruby Equity Investment che hanno acquistato la società, Friulchem, Shedir Pharma, Intermonte, Mittel, Nvp, Comal, GRent, Piovan e Gas Plus.