Analisi tecnica su FTSE MIB, Caffé e Tesla
Tutto pronto in Bce per la svolta d’autunno. L’Eurotower cambia la forward guidance e fa intendere la possibilità di tassi più bassi nei prossimi mesi. La Bce pensa anche al riavvio del QE e a misure per calmierare gli effetti dei tassi negativi sulle banche. Il Consiglio direttivo si attende che i tassi di interesse di riferimento della BCE si mantengano su livelli ‘pari o inferiori’ a quelli attuali almeno fino alla prima metà del 2020 e in ogni caso finché sarà necessario per garantire la costante e sostenuta convergenza dell’inflazione con i suoi obiettivi a medio termine. Parole che hanno confermato le attese del mercato avviando un po’ di prese di profitto.
Sono cominciate bene le trimestrali dei titoli del FTSE MIB con Saipem e Moncler sopra le attese e in forte spolvero in apertura a Piazza Affari. Domani sarà la volta di una delle big del listino, Eni.
Ricordiamo inoltre che lunedì i negoziatori americani incontreranno quelli cinesi per discutere il tema dei dazi commerciali e per fine mese è attesissimo il meeting della FED. Una serie di importanti eventi che potrebbero dettare l’andamento dei mercati azionari e obbligazionari nei prossimi mesi.
A seguire analisi tecnica su FTSE MIB, Caffé e Tesla.
FTSE MIB: Prese di beneficio dopo parole Draghi
Prese di profitto dopo le parole di Draghi che ha confermato quanto atteso dal mercato. L’indice inverte direzione al ribasso dopo aver testato nuovamente la resistenza di 22.193 punti* in giornata.
In attesa di vedere come chiuderà oggi l’indice, notiamo che il rimbalzo avviato lunedì, dopo il forte calo di venerdì scorso, non ha mostrato forza, né in termini di volumi né di volatilità. Un segnale importante verrà probabilmente dalla chiusura settimanale del FTSE MIB. In particolare, una chiusura weekly sopra 22.233 punti* dovrebbe permettere all’indice target di breve verso 22.500 punti*, in attesa del meeting della FED del 30 e 31 luglio.
Al contrario, il supporto di breve periodo importante rimane quello dei 21.500 punti*. Già se il FTSE MIB dovesse segnare un minimo inferiore a quello del 19 luglio (21.627 punti*) l’indicazione sarebbe ribassista. Indicazione che, come su citato, verrebbe confermata da un break in chiusura dei 21.500 punti*. In tal caso si aprirebbero le porte per i 21.000 punti*.
Per chi volesse operare a leva sul FTSE MIB, Vontobel fornisce diverse possibilità. I rialzisti, per esempio, potrebbero considerare il certificato a Leva Fissa long 7X con ISIN: DE000VF3GSC6. Per i ribassisti invece il certificato a Leva Fissa short 7X ISIN: DE000VF3GSG7.
Caffè: future al test importante dei 100 centesimi
Quadro grafico interessante per il Caffè che, dopo aver evidenziato una forte divergenza ribassista sull’RSI tra i massimi di maggio e luglio, ha invertito il trend rialzista avviato sui minimi di maggio in area 86 centesimo di dollaro per libbra*.
Lo stop non è arrivato a caso ma su un livello di resistenza molto importante. Infatti, in area 111 centesimi* troviamo sia una resistenza statica di lungo corso sia la trend line ribassista di lunghissimo periodo, tracciata sui massimi di novembre 2016 e ottobre 2018. Normale dunque l’arresto dei corsi che hanno ripiegato velocemente verso i 100 centesimi*. Certo la rottura della trend line rialzista di breve corso non è un segnale positivo, ma il break è avvenuto senza volatilità e in ogni caso il supporto dinamico non è di particolare importanza. Più importante sarebbe invece la rottura dei 100 centesimi*. In tal caso il future potrebbe accelerare verso 95* e 90 centesimi.
Al rialzo invece il livello più importante rimane quello collocato tra 110 e 111 centesimi. Un break di volatilità di tale livello confermerebbe il cambio di sentiment sul caffè aprendo a rialzi anche importanti verso 120 e 126 centesimi*.
Per chi volesse operare a leva sul caffè, Vontobel fornisce diverse possibilità. I rialzisti, per esempio, potrebbero considerare il certificato a Leva Fissa long 7X con ISIN: DE000VF3GSU8. Per i ribassisti invece il certificato a Leva Fissa short 7X ISIN: DE000VF7WQT2.
Tesla: deluse le attese del mercato. Titolo sotto pressione
Tesla ieri ha riportato i risultati del secondo trimestre 2019. I conti hanno deluso le attese del mercato e il titolo già nell’afterhours cedeva oltre il 9%*.
In particolare, la società fondata da Elon Musk ha sofferto una perdita di bilancio peggiore delle attese, pari a $408 milioni*, o $2,31 per azione*. Sotto le attese anche il fatturato a $6,3 miliardi*, rispetto ai $4 miliardi* del secondo trimestre del 2018. I prezzi hanno sofferto inoltre anche l’annuncio del ceo Musk, il quale ha reso noto che il numero due del gigante americano, J. B. Straubel, ricoprirà da ora solo un ruolo di consulenza, dopo 15 anni di servizio presso Tesla.
Da un punto di vista tecnico il titolo ha arrestato, con la trimestrale, l’importante fase di recupero dopo lo scivolone avviato a dicembre del 2018. I prezzi infatti avevano superato al rialzo l’importante resistenza statica a 248 dollari* e nella seduta di ieri avevano testato i 265 dollari*, dove giace il 50%* del ritracciamento di Fibonacci di tutto l’up trend avviato a febbraio 2016.
In tale scenario, la rottura oggi in chiusura dei 231 dollari*, con volumi, sarebbe per Tesla la conferma di un cambio di sentiment di medio periodo, con supporto principale a 200 dollari*.
Al rialzo invece bisognerà attendere il superamento dei 248 dollari* per mettere nel mirino la resistenza a 265 dollari* prima e poi 300 dollari*.
Per chi volesse operare a leva su Tesla, Vontobel fornisce diverse possibilità. I rialzisti, per esempio, potrebbero considerare il certificato a Leva Fissa long 5X con ISIN: DE000VF58HU1. Per i ribassisti invece il certificato a Leva Fissa short 5X ISIN: DE000VF58HT3.