News ETF Amundi: un ottimo novembre per il mercato degli ETF in Europa

Amundi: un ottimo novembre per il mercato degli ETF in Europa

13 Dicembre 2023 11:01

A novembre il sentiment positivo degli investitori si è riversato in modo importante sul mercato degli ETF, con la raccolta degli ETF domiciliati in Europa che ha raggiunto 18,1 miliardi di euro, equivalente al secondo risultato più alto da inizio anno. Lo si legge nell’analisi mensile dei flussi ETF a cura di Amundi ETF.

Panoramica mensile dei flussi europei

Nel mese scorso la raccolta degli ETF domiciliati in Europa ha raggiunto 18,1 miliardi di euro, il secondo miglior risultato nel 2023. I flussi in entrata negli ETF azionari domiciliati in Europa hanno raggiunto un picco annuale di 12,4 miliardi di euro. Anche gli investitori globali si sono dimostrati ottimisti il mese scorso, allocando 137,4 miliardi di euro in ETF: le azioni hanno raccolto 97,3 miliardi di euro, mentre il reddito fisso ha registrato afflussi per 34,1 miliardi di euro. Le strategie azionarie tradizionali statunitensi sono state le più popolari, con flussi in entrata pari a 33,2 miliardi di euro.

Fonte: Amundi. Flussi osservati tra il 01.11.2023 e il 30.11.2023, dati al 01.12.2023, in mld €

Gli investitori hanno inoltre destinato 10 miliardi di euro alle strategie obbligazionarie high yield e 3,4 miliardi di euro ai fondi tecnologici. Al contrario, sono stati registrati disinvestimenti per 5,4 miliardi di euro dalle obbligazioni ultra short, come conseguenza delle previsioni di mercato secondo cui i tassi d’interesse statunitensi hanno raggiunto il picco e dunque dovrebbero diminuire nel 2024.

I flussi in entrata nel mercato nordamericano degli ETF sono stati circa cinque volte superiori a quelli del mercato europeo (rispettivamente 102 miliardi di euro e 18,1 miliardi di euro). Ciò indica che le allocazioni nei due mercati hanno ripreso il loro ritmo “normale”, cosa che non era avvenuta in precedenza nell’anno. I flussi europei sono stati piuttosto costanti per tutto il 2023, mentre la regione statunitense è stata più volatile.

I flussi ETF azionari in Europa

Gli ETF azionari domiciliati in Europa hanno raggiunto il picco annuale a novembre, con un’allocazione totale di 12,4 miliardi di euro. Questi afflussi sono stati indirizzati soprattutto verso le strategie statunitensi (7,1 miliardi di euro) e gli indici del mondo sviluppato (4 miliardi di euro). Insieme rappresentano oltre il 90% dei flussi azionari complessivi di questo mese. L’allocazione ad altre esposizioni geografiche è stata piuttosto piatta, senza chiare convinzioni da parte degli investitori.

Fonte: Amundi. Flussi osservati tra il 01.11.2023 e il 30.11.2023, dati al 01.12.2023, in mld €

In linea con la tendenza globale, gli investitori europei hanno allocato 500 milioni di euro negli ETF del settore IT. Ciò riflette la rinnovata preferenza degli investitori per le azioni growth. Hanno ottenuto il favore degli investitori anche gli ETF quality e income domiciliati in Europa, con flussi in entrata di 200 milioni di euro ciascuno. Al contrario, le strategie value hanno subito deflussi per 800 milioni di euro.

Infine, gli investitori hanno allocato 3,7 miliardi di euro nelle strategie azionarie ESG, di cui 1,9 miliardi di euro in strategie statunitensi e 1,7 miliardi di euro in indici del mondo sviluppato. L’ESG ha rappresentato circa il 30% delle allocazioni azionarie complessive.

I flussi ETF a reddito fisso in Europa

A novembre gli ETF a reddito fisso domiciliati in Europa hanno raccolto 6,4 miliardi di euro. La maggior propensione al rischio degli investitori si è riflessa anche nelle loro scelte in ambito obbligazionario, con flussi in entrata pari a 900 milioni di euro per le obbligazioni high yield e 3,5 miliardi di euro per il debito investment grade. Gli investitori hanno privilegiato le obbligazioni societarie denominate in euro, destinando 3,1 miliardi di euro a queste strategie.

Fonte: Amundi. Flussi osservati tra il 01.11.2023 e il 30.11.2023, dati al 01.12.2023, in mld €

Le obbligazioni governative hanno registrato afflussi pari a 2,5 miliardi di euro, con una preferenza per quelle denominate in dollari Usa. Gli investitori hanno effettuato investimenti su diverse scadenze (1,2 miliardi di euro nelle scadenze a breve termine, 1 miliardo di euro in quelle a lungo termine mentre hanno disinvestito 700 milioni di euro dalle obbligazioni all maturities). L’interesse per le obbligazioni a lungo termine indica la convinzione degli investitori che i tassi d’interesse abbiano raggiunto il picco, ma le obbligazioni a breve termine sono ancora nel radar. Gli investitori hanno disinvestito 500 milioni di euro dalle obbligazioni inflation linked, una indicazione che secondo gli investitori l’indice dei prezzi al consumo ha raggiunto il massimo.

Gli investitori hanno allocato solo 600 milioni di euro negli ETF ESG a reddito fisso, di cui circa 400 milioni di euro nelle obbligazioni societarie investment grade. Si tratta di meno del 10% degli asset complessivi investiti nel reddito fisso, un dato che mostra come l’ESG non sia stato secondo gli investitori un fattore chiave per la loro asset allocation nel reddito fisso.