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Alitalia, ministro Calenda: si chiude a febbraio

28 Dicembre 2017 13:11

Lufthansa è in pole position per chiudere l’operazione Alitalia. Per il ministro Calenda si può chiudere entro febbraio evitando così di consumare i 900 milioni di euro prestati dai contribuenti

Prima delle elezioni, prima che la stagione volga verso il basso e il petrolio in salita inizi a erodere il prestito ponte da 900 milioni di euro che la tiene in piedi. L’operazione per il passaggio di mano di Alitalia, con Lufthansa in pole position, potrebbe chiudersi nel giro di un paio di mesi. Questo l’auspicio del ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda, espresso questa mattina in un’intervista al programma 24 Mattino di Radio24.

Penso di arrivare alla chiusura entro febbraio – ha dichiarato Calenda – voglio chiudere questa storia per gli italiani e voglio soprattutto spendere il meno possibile di quei 900 milioni di euro che oggi sono intatti nella gestione straordinaria ma che, con la stagione che va verso il basso e il petrolio che va verso l’alto, rischiano di essere spesi rapidamente”.

Tre le offerte in campo, Lufthansa in pole position

Per rilevare Alitalia sono in corsa Lufthansa, Easyjet e il fondo Cerberus ma la prima appare essere favorita e con lei potrebbero essere avviate trattative esclusive con l’inizio del nuovo anno. La compagnia di bandiera tedesca ha avanzato un’offerta parziale su Alitalia: aeromobili, personale di volo e manutenzione per un totale di 8.000 dipendenti. Esclusi i servizi a terra che contano 1.500 dipendenti. I tagli all’organico previsti dal piano presentato da Lufthansa sono 2.000. La cifra messa sul piatto è di 300 milioni di euro anche se i commissari della gestione straordinaria Enrico Laghi, Luigi Gubitosi e Stefano Paleari, sostenuti dal governo, vorrebbero strappare qualche cosa in più (si parla di 500 milioni di euro).