Alitalia, ecco i nomi degli 11 pretendenti

Da ieri sera i pretendenti di Alitalia sono ben 11. A dire il vero non si pensava fossero così tanti i soggetti interessati e pronti a sfidarsi a colpi di offerte per aggiudicarsi una quota nel vettore italiano in via di privatizzazione, compresa tra un minimo del 30,1% e un massimo del 49,9% e messa in palio dal Tesoro. Tuttavia, va rilevato come tra gli 11 papabili manchi un nome importante, quello di Air France-Klm, già azionista della società della Magliana, ma anche additata fino all’ultimo momento come una delle società maggiormente interessate. Air France-Klm, si apprende da una nota stampa, “ha deciso di non presentare la propria candidatura all’acquisto della partecipazione detenuta dal Governo italiano in Alitalia, non sussistendone, ad oggi, le condizioni. Il gruppo ha già provveduto ad informare le autorità competenti”. Inoltre, la compagnia franco-olandese “intende continuare e sviluppare la partnership con Alitalia nell’ambito dell’alleanza SkyTeam e della cooperazione industriale e commerciale avviata tra le due compagnie fin dal 2001”.
Nessuna offerta nemmeno da parte di Lufthansa. Ma se è vero che quest’ultima e soprattutto Air France si pensava fossero della partita e non è così è anche vero che sono entrati in gara all’ultimo minuto alcuni gruppi che non si sospettava avessero messo gli occhi su Alitalia. Si tratta in primis della banca Unicredit, ma non era attesa nemmeno la proposta del sindacato Unione Piloti, che ha scelto di farsi rappresentare dalla Net Present Value.
Perfettamente anticipate, per contro, sia da rumor sia da vere e proprie dichiarazioni rilasciate dai diretti interessati, le offerte del finanziere milanese, Paolo Alazraki, attraverso la Wonders Dreams UK, Ltd; di Carlo De Benedetti, per mezzo della sua Management & Capitali; di Airone, attraverso la AP Holding S.p.a. controllata da Carlo Toto; e del fondo Texas Pacific Group Europe. Alazraki ha già fatto sapere che formulerà una offerta per la quota massima, corrispondente al 49,9% del capitale della compagnia di bandiera italiana.