Alitalia: del DL Crescita eventuale ingresso del Mef. Codacons sul piede di guerra

Punta il dito contro la norma del Decreto Crescita sull'eventuale ingresso del Ministero dell'Economia e delle Finanze nel capitale sociale di Alitalia, il Codacons.
Non accetteremo che nemmeno un euro dei soldi della collettività sia utilizzato a fondo perduto per salvare Alitalia, e siamo pronti ad impugnare al Tar e alla Commissione Europea qualsiasi atto del Governo che vada in tale direzione. Si legge nella nota dell’associazione a difesa dei consumatori. “Se lo Stato dovesse mettere altri soldi pubblici nella compagnia di bandiera, il conto per i cittadini diverrebbe astronomico – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ad oggi Alitalia è costata, tra salvataggi, prestiti e altri interventi pubblici, la bellezza di 8,6 miliardi di euro solo negli ultimi dieci anni, un conto pari a 358 euro a famiglia: è come se ogni singolo italiano, neonati compresi, avesse sborsato 143 euro di tasca propria per il salvataggio della compagnia aerea”.
Di fronte a tale numeri qualsiasi intervento pubblico per salvare Alitalia coi soldi degli italiani diverrebbe un abuso illecito e sarebbe impugnato dal Codacons al Tar e alla Commissione Ue per ottenerne l’annullamento – aggiunge l’associazione – Diffidiamo pertanto il Governo a realizzare una dettagliata analisi costi-benefici sull’ingresso dello Stato nella compagnia prima di adottare qualsiasi decisione che possa risultare una tragedia per le casse pubbliche.
Non accetteremo che nemmeno un euro dei soldi della collettività sia utilizzato a fondo perduto per salvare Alitalia, e siamo pronti ad impugnare al Tar e alla Commissione Europea qualsiasi atto del Governo che vada in tale direzione. Si legge nella nota dell’associazione a difesa dei consumatori. “Se lo Stato dovesse mettere altri soldi pubblici nella compagnia di bandiera, il conto per i cittadini diverrebbe astronomico – spiega il presidente Carlo Rienzi – Ad oggi Alitalia è costata, tra salvataggi, prestiti e altri interventi pubblici, la bellezza di 8,6 miliardi di euro solo negli ultimi dieci anni, un conto pari a 358 euro a famiglia: è come se ogni singolo italiano, neonati compresi, avesse sborsato 143 euro di tasca propria per il salvataggio della compagnia aerea”.
Di fronte a tale numeri qualsiasi intervento pubblico per salvare Alitalia coi soldi degli italiani diverrebbe un abuso illecito e sarebbe impugnato dal Codacons al Tar e alla Commissione Ue per ottenerne l’annullamento – aggiunge l’associazione – Diffidiamo pertanto il Governo a realizzare una dettagliata analisi costi-benefici sull’ingresso dello Stato nella compagnia prima di adottare qualsiasi decisione che possa risultare una tragedia per le casse pubbliche.