L’Alfa tornerà a correre sulle strade degli Usa
Il pallino dell’America Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, lo ha sempre avuto. Era uno degli obiettivi nascosti, o forse dei desideri reconditi, quando il manager italo-canadese prese in mano la stremata casa produttrice torinese per riportarla, di recente, all’utile. Ora quel “sogno” che era anche un rimpianto da quando l’Alfa Romeo abbandonò le strade a stelle e strisce nel 1995 potrebbe diventare realtà già a partire dal prossimo anno.
E’ stato lo stesso Marchionne a confermarlo in un’intervista rilasciata al quotidiano Financial Times. Fiat è già in contatto con i maggiori produttori di auto di Detroit, Ford, General Motors e Chrysler, per mettere in atto un progetto di produzione congiunta dei modelli Alfa Romeo. L’occasione risiede nella possibilità di sfruttare impianti sottoutilizzati dalle tre case Usa, l’obbligo arriva da una condizione di insostenibilità dell’attuale livello del cambio euro/dollaro. “Ho sempre avuto l’idea che noi dovevamo produrre in America” ha detto il numero uno di Fiat al quotidiano britannico e ha poi aggiunto “nessuno che produca auto in Europa riuscirà a portare a casa profitti negli Stati Uniti. Non si può, quindi abbiamo bisogno di localizzarli là”.
In attesa di poter avviare una produzione sul suolo americano, prevista per il 2011 o per il 2012, l’Alfa Romeo inizierà, secondo i piani dell’amministratore delegato del Lingotto, ad esportare auto verso gli Usa già l’anno prossimo: “Possiamo sostenere le perdite iniziali” ha illustrato Marchionne, “in quanto sappiamo che produrremo abbastanza automobili”. Nessuno dei tre big americani ha commentato la possibilità: “Li conosciamo e parleremo con loro di quando in quando su una varietà di opzioni” ha concluso l’ad di Fiat.
Non sarà solo l’Alfa Romeo a sbarcare in America. Sfruttando la rete di rivenditori di Case New Holland, società produttrice di macchine per il movimento terra, anche Iveco entrerà nel mercato Usa, senza escludere in futuro qualche acquisizione. Infine anche il gioiellino di casa Fiat, la 500, verrà proposta al consumatore statunitense nel tentativo di “replicare il fenomeno del successo della Mini negli Usa”.
Il titolo Fiat si muove a Piazza Affari in forte rialzo, guadagnando ben oltre tre punti percentuali. Il mercato premia, oltre alla possibilità di un ritorno sul fondamentale mercato americano, l’incremento degli investimenti nella joint venture con l’indiana Tata Motors, a un miliardo di euro dai 420 milioni precedenti con un raddoppio della capacità produttiva dell’impianto di Maharashta a 200.000 auto l’anno.