Notizie Notizie Mondo Al via le Olimpiadi invernali più costose di sempre, benefici (pochi) e rischi per la Russia

Al via le Olimpiadi invernali più costose di sempre, benefici (pochi) e rischi per la Russia

7 Febbraio 2014 10:49
Al via oggi tra mille polemiche le Olimpiadi Invernali di Sochi. Fortemente volute da Wladimir Putin si sono rivelate già ben prima di partire un pericoloso boomerang politico a causa delle discriminazioni anti-gay in Russia che hanno spinto il presidente statunitense Barack Obama a decidere di non prendere parte alla cerimonia inaugurale di Sochi. 
Le Olimpiadi volute da Putin e costate 45 mld $ 
Il business delle Olimpiadi potrà rivelarsi un affare economico per la Russia? Il governo russo ha propagandato gli effetti benefici che arriveranno grazie all’afflusso di turisti e la domanda di servizi. Sarà però difficile riuscire a rientrare dai costi di oltre 45 miliardi di dollari per l’organizzazione di Sochi 2014 che rendono le Olimpiadi invernali russe le più costose di sempre. Primo problema per Mosca è scarsa propensione al turismo dei russi con il settore turistico che rappresenta solo l’1,5% del Pil russo. “Gli aumenti di gettito fiscale dal turismo difficilmente saranno sufficienti a coprire la prevista crescita della spesa di bilancio”, ha rimarcato Moody’s. L’agenzia di rating ritiene che gli effetti economici saranno principalmente per la zona di Sochi e permangono elevati dubbi sull’eredità a lungo termine degli impianti di Sochi il cui mantenimento andrà a costare circa 2 miliardi di dollari l’anno e difficilmente i costi saranno coperti dal flusso turistico. Settimana scorsa il premier russo Dmitry Medvedev aveva sollecitato un piano per l’utilizzo post olimpico degli impianti con possibile conversione in centri congressi e centri commerciali. 
Anche secondo la European Bank for Reconstruction and Development le Olimpiadi di Sochi rilanceranno principalmente l’economia dell’area vicino a Sochi. 
L’economia russa arranca… 
L’economia russa rischia quindi di continuare ad annaspare dopo il blando +1,3 per cento del 2013, che “non può nemmeno essere considerato come crescita”, ha rimarcato il vice-premier Igor Shuvalov. Il Fmi ritiene che una crescita superiore è chiaramente possibile, ma serve un nuovo modello di crescita, basandosi su una struttura economica più diversificata. 
La Russia, cresciuta a un tasso medio del 7 per cento nei primi otto anni di governo di Putin, ora è attesa crescere a un ritmo tre volte inferiore da qui al 2030.  
… ma l’equity potrebbe sorprendere 
Deboli riscontri economici che si sono tradotti negli ultimi 12 mesi a una debole performance anche della Borsa di Mosca con l’indice Micex sceso di oltre il 3%. 
L’azionario della Russia ha una buona combinazione di basso rischio e potenziale re-rating – rimarcano gli analisti di Bofa Merrill Lynch – e crediamo che l’economia a bassa crescita della Russia ha molto più da offrire  rispetto a quello che gli investitori pensano”. La crescita economica è scarsa, ma la banca d’affari statunitense si attende un effetto olimpiadi nel primo trimestre di quest’anno abbinato ai benefici dell’indebolimento del rublo.