Al via le Olimpiadi invernali più costose di sempre, benefici (pochi) e rischi per la Russia

Al via oggi tra mille polemiche le Olimpiadi Invernali di Sochi. Fortemente volute da Wladimir Putin si sono rivelate già ben prima di partire un pericoloso boomerang politico a causa delle discriminazioni anti-gay in Russia che hanno spinto il presidente statunitense Barack Obama a decidere di non prendere parte alla cerimonia inaugurale di Sochi.
Le Olimpiadi volute da Putin e costate 45 mld $
Il business delle Olimpiadi potrà rivelarsi un affare economico per la Russia? Il governo russo ha propagandato gli effetti benefici che arriveranno grazie all’afflusso di turisti e la domanda di servizi. Sarà però difficile riuscire a rientrare dai costi di oltre 45 miliardi di dollari per l’organizzazione di Sochi 2014 che rendono le Olimpiadi invernali russe le più costose di sempre. Primo problema per Mosca è scarsa propensione al turismo dei russi con il settore turistico che rappresenta solo l’1,5% del Pil russo. “Gli aumenti di gettito fiscale dal turismo difficilmente saranno sufficienti a coprire la prevista crescita della spesa di bilancio”, ha rimarcato Moody’s. L’agenzia di rating ritiene che gli effetti economici saranno principalmente per la zona di Sochi e permangono elevati dubbi sull’eredità a lungo termine degli impianti di Sochi il cui mantenimento andrà a costare circa 2 miliardi di dollari l’anno e difficilmente i costi saranno coperti dal flusso turistico. Settimana scorsa il premier russo Dmitry Medvedev aveva sollecitato un piano per l’utilizzo post olimpico degli impianti con possibile conversione in centri congressi e centri commerciali.
Il business delle Olimpiadi potrà rivelarsi un affare economico per la Russia? Il governo russo ha propagandato gli effetti benefici che arriveranno grazie all’afflusso di turisti e la domanda di servizi. Sarà però difficile riuscire a rientrare dai costi di oltre 45 miliardi di dollari per l’organizzazione di Sochi 2014 che rendono le Olimpiadi invernali russe le più costose di sempre. Primo problema per Mosca è scarsa propensione al turismo dei russi con il settore turistico che rappresenta solo l’1,5% del Pil russo. “Gli aumenti di gettito fiscale dal turismo difficilmente saranno sufficienti a coprire la prevista crescita della spesa di bilancio”, ha rimarcato Moody’s. L’agenzia di rating ritiene che gli effetti economici saranno principalmente per la zona di Sochi e permangono elevati dubbi sull’eredità a lungo termine degli impianti di Sochi il cui mantenimento andrà a costare circa 2 miliardi di dollari l’anno e difficilmente i costi saranno coperti dal flusso turistico. Settimana scorsa il premier russo Dmitry Medvedev aveva sollecitato un piano per l’utilizzo post olimpico degli impianti con possibile conversione in centri congressi e centri commerciali.
Anche secondo la European Bank for Reconstruction and Development le Olimpiadi di Sochi rilanceranno principalmente l’economia dell’area vicino a Sochi.
L’economia russa arranca…
L’economia russa rischia quindi di continuare ad annaspare dopo il blando +1,3 per cento del 2013, che “non può nemmeno essere considerato come crescita”, ha rimarcato il vice-premier Igor Shuvalov. Il Fmi ritiene che una crescita superiore è chiaramente possibile, ma serve un nuovo modello di crescita, basandosi su una struttura economica più diversificata.
L’economia russa rischia quindi di continuare ad annaspare dopo il blando +1,3 per cento del 2013, che “non può nemmeno essere considerato come crescita”, ha rimarcato il vice-premier Igor Shuvalov. Il Fmi ritiene che una crescita superiore è chiaramente possibile, ma serve un nuovo modello di crescita, basandosi su una struttura economica più diversificata.
La Russia, cresciuta a un tasso medio del 7 per cento nei primi otto anni di governo di Putin, ora è attesa crescere a un ritmo tre volte inferiore da qui al 2030.
… ma l’equity potrebbe sorprendere
Deboli riscontri economici che si sono tradotti negli ultimi 12 mesi a una debole performance anche della Borsa di Mosca con l’indice Micex sceso di oltre il 3%.
Deboli riscontri economici che si sono tradotti negli ultimi 12 mesi a una debole performance anche della Borsa di Mosca con l’indice Micex sceso di oltre il 3%.
“L’azionario della Russia ha una buona combinazione di basso rischio e potenziale re-rating – rimarcano gli analisti di Bofa Merrill Lynch – e crediamo che l’economia a bassa crescita della Russia ha molto più da offrire rispetto a quello che gli investitori pensano”. La crescita economica è scarsa, ma la banca d’affari statunitense si attende un effetto olimpiadi nel primo trimestre di quest’anno abbinato ai benefici dell’indebolimento del rublo.