L’Aim continua ad attrarre innovazione, Vectrix prepara lo sbarco
Cool people ride to Aim si potrebbe dire ricalcando il motto dell’americana Vectrix, produttrice di uno scooter elettrico ad alte prestazioni ed emissioni zero, che sarà l’ultima di una serie di società a sbarcare sul mercato londinese riservato alle aziende internazionali con elevate potenzialità di crescita. Nel 2006 e nella prima metà del 2007 l’Aim si è infatti imposto come il vero rivale del Nasdaq americano e dei listini nazionali.
Lo sbarco di Vectrix sull’Aim avverrà domani a un prezzo di Ipo di 52 pence, che consentirà alla società di raccogliere 33,7 milioni di sterline pre green shoe. L’operazione avverrà unicamente attraverso aumento di capitale.
“Si tratta di capitali che serviranno per accelerare la parte commerciale e di marketing e i processi per i nuovi prodotti, oltre che a fornire capitale circolante sempre importante per un’azienda che parte”, ha chiarito Carlo Di Biagio, amministratore delegato di Vectrix Europe, incontrato da Finanza.com a Milano per la presentazione del maxiscooter presso il Palazzo della Regione Lombardia. Vectrix sta infatti cercando di consolidare ulteriormente la commercializzazione del suo maxi scooter, sviluppando la sua rete di concessionarie e facendo ulteriori investimenti sia nella ricerca che nello sviluppo delle sue sedi di produzione, con un focus particolare sul mercato italiano, dove si registra un consenso generalizzato verso un maggiore uso di veicoli ecocompatibili.
Come mai allora la scelta di quotarsi a Londra e non a Milano oppure New York? “Londra – risponde Di Biagio, che in passato ha ricoperto anche l’incarico di a.d. in Ducati – è in qualche modo il nostro centro geografico (l’azienda ha sede in Rhode Island negli Usa, la direzione commerciale a Roma e l’impianto produttivo in Polonia, ndr), inoltre da Londra sono venuti la maggior parte dei fondi di private equity che hanno investito in Vectrix prima della quotazione”. Insomma in Inghilterra l’azienda è stata subito vista come un buon investimento, raccogliendo un maggior grado d’interesse dagli operatori, che invece, secondo Di Biagio, sarebbe più difficile avere in Italia, e anche negli Usa, dove “quando parli di scooter pensano subito a dei motorini”. Ci sono però anche dei fattori specifici del segmento di Borsa londinese che ne stanno decretando il successo. Tra quelli ricordati da Di Biagio la flessibilità e l’assenza delle limitazioni imposte negli Usa dalla Sarbanes-Oxley”.
Visto all’opera, il primo veicolo prodotto dalla Vectrix, ricaricabile da qualsiasi presa di casa, dà subito un’impressione diversa rispetto a quanto abitualmente ci si aspetta da un motore elettrico. Raggiunge una velocità massima di 100 Km/h, passa da 0 a 50 in 3,6 secondi, fornisce un’autonomia di 110 Km a un’andatura media di 40 Km/h. Possibile che le stesse competenze possano essere in futuro trasferite ad altri tipi di veicoli? “Non si dovrebbe uscire dalle due ruote – spiega Di Biagio – l’azienda nasce per motocicli da utilizzo urbano. Le quattro ruote non sono state prese in considerazione, non vuol dire che non potrà accadere, ma i costi sono sicuramente superiori”.