Notizie Notizie Italia Agenda macro: in settimana Fed ed esito stress test banche, conti trimestrali per Fca ed Eni

Agenda macro: in settimana Fed ed esito stress test banche, conti trimestrali per Fca ed Eni

25 Luglio 2016 08:25
Ultima settimana del mese di luglio ricca di appuntamenti con le riunioni di Federal Reserve e Bce, il Pil statunitense e l’earning season che prosegue a spron battuto negli Stati Uniti con in arrivo, tra le altre, della trimestrale di Apple. 
Sul fronte banche centrali le attese sono rivolte soprattutto sulla Bank of Japan (29 luglio) che dovrebbe potenziare il suo piano di allentamento quantitativo; le attese in tal senso hanno spinto al ribasso nelle ultime settimane lo yen. 
Dovrebbe optare per un nulla di fatto invece la Federal Reserve (27 luglio) con gli investitori vigili per vedere se l’istituto centrale si mostrerà più propenso a un rialzo dei tassi entro la fine dell’anno. “La Fed potrebbe apprezzare i recenti dati macro, alimentando così nuovamente le aspettative di un rialzo dei tassi entro la fine del 2016. Non possiamo escludere, però, che la Fed ricalchi quanto detto da Mario Draghi, preferendo l’attesa di maggiori sviluppi sul tema Brexit prima di fare un passo in tal senso”, rimarca Vincenzo Longo, market strategist di IG.
L’agenda macro prevede anche la prima lettura del Pil statunitense relativo al secondo trimestre (29 luglio). Sempre venerdì è atteso l’indice sulla fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall’Università del Michigan. Letture del Pil anche per Gran Bretagna ed Eurozona

Sul fronte corporate, oltreoceano focus sui conti trimestrali di Apple in arrivo domani. La nuova stagione di trimestrali entra nel vivo anche in Italia con i conti di Fca e STM in arrivo il 27 luglio e quelli di Eni (cda il 28 e diffusione conti il 29 mattina). 

Infine per le banche poi si avvicina l’appuntamento di venerdì 29 luglio, quando l’Eba (alle 22 di sera) pubblicherà gli stress test sugli istituti di credito, con focus soprattutto su Banca Mps. “Sebbene lo scrutinio dell’EBA non abbia finalità valutative – sottolinea Longo di IG –  il mercato potrebbe reagire male se più di qualche istituto (sui 52 in osservazione) dovesse mostrare situazioni di criticità”.