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Acea cita in giudizio Edf e Aem per concorrenza sleale

Pubblicato 19 Settembre 2006 Aggiornato 19 Luglio 2022 13:13
Acea ha citato in giudizio per concorrenza sleale, dinanzi al Tribunale di Roma, EdF (Electricité de France) e Aem Milano (e le loro controllate WGRM Holding 4 e Delmi), che hanno superato il limite massimo del 30%, fissato a suo tempo dalle norme che hanno liberalizzato il mercato energetico.
Lo ha reso noto Acea in un comunicato in cui si sottolinea che il comportamento di EdF e Aem non è conforme alla normativa vigente e si riflette negativamente sul mercato energetico, a discapito non solo della concorrenza, ma anche degli interessi finali dei consumatori.
"Mentre Acea ha rispettato il limite posto dalla normativa italiana - si legge nella nota - EdF e Aem lo hanno violato attraverso complessi meccanismi societari e hanno potuto sfruttare indebitamente una quota maggiore di accesso alla produzione elettrica, traendone vantaggi anche nella fase di vendita. Difatti, le due società dispongono di impianti di produzione di energia a cui gli altri operatori, rispettosi della normativa, non possono accedere: il tutto quindi a danno di Acea e dell'intero mercato. Al Tribunale di Roma, pertanto, Acea chiede il ripristino della situazione di legalità e la condanna al risarcimento dei danni conseguenti all'abuso delle regole della concorrenza".