Notizie Notizie Mondo Abn Amro, è giunta l’ora dello spezzatino. Si conclude l’Opa del consorzio a tre

Abn Amro, è giunta l’ora dello spezzatino. Si conclude l’Opa del consorzio a tre

5 Ottobre 2007 07:09

Abn Amro, il colosso bancario olandese al centro delle cronache bancarie degli ultimi anni, prima nel ruolo di predatore nell’acquisizione di Banca Antonveneta contesa a un gruppo di imprenditori italiani nella cosiddetta “estate dei furbetti del quartierino”, e poi, nel corso dell’ultimo anno diventata preda, inseguita prima da Barclays e poi dal consorzio formato da Royal Bank of Scotland, Banco Santander e Fortis, concuderà ora la sua storia in uno spezzatino.


E’ questo infatti il destino scelto per la banca tuttora guidata da Rijkman Groenink, che non resterà però a lungo per sua stessa ammissione, dalla cordata di banche intervenute dopo l’iniziale interesse dell’istituto inglese Barclays. Se oggi alle 15, termine di scadenza dell’Opa del consorzio, le adesioni dei soci di Abn Amro saranno elevate, ci sono pochi dubbi su questo, si procederà con i conteggi e l’assegnazione dei titoli e con la suddivisione delle spoglie dell’istituto nato 183 anni fa.


A Royal Bank of Scotland andranno le attività asiatiche di Abn Amro, la banca d’investimenti basata a Londra e le operazioni negli Stati Uniti d’America, sebbene la cessione del braccio La Salle a Bank of America sia stata un’amara sorpresa per la banca scozzese che contava su di esso per espandere la propria presenza negli Usa.
Il Banco Santander coronerà invece il desiderio di mettere un piede stabilmente in Italia. Dopo le amarezze ricevute con il Sanpaolo Imi, unitosi a Intesa, e con Capitalia, andata in sposa a Unicredit, la banca spagnola otterrà il controllo delle oltre mille agenzie Antonveneta e di Interbanca. Inoltre avrà il controllo degli asset sudamericani.
Infine Fortis avrà gli sportelli di Abn Amro in Olanda, dove diventerà leader, Belgio e Lussemburgo.


La suddivisione delle attività di un colosso bancario con una storia radicata non saràè un’operazione semplice e potrà richiedere diversi anni per essere completata. Il mercato ha compreso le difficoltà che i tre protagonisti della scalata dovranno affrontare per ultimare l’acquisizione e, dopo l’esborso per la scalata (la valorizzazione complessiva della banca olandese da parte del consorzio è stata di circa 72 miliardi di euro) attendono ora il realizzarsi delle sinergie promesse dal numero uno di Royal Bank of Scotland, sir Fred Goodwin.