Stm svetta sul Ftse Mib alla vigilia dei conti: nel mirino quota 21 euro. Analisti vedono potenziale +9%
Stm torna a mettersi in evidenza a Piazza Affari, conquistando la vetta del Ftse Mib con un guadagno di oltre il 4,6% a 20,72 euro. Da inizio anno l’azione ha registrato un progresso di oltre il 12 per cento. Come era accaduto la settimana scorsa con la pubblicazione dei buoni risultati dell’olandese Asml e dall’americana Texas Instruments, anche oggi l’azione approfitta delle positive indicazioni arrivate dall’austriaca Ams (attiva nel settore dei sensori) che ha pubblicato i conti del secondo trimestre, con i ricavi che sono saliti del 18% a 252,8 milioni di dollari. Il mercato si è focalizzato soprattutto sulla positiva guidance che ha fornito per il trimestre in corso, con un significativo aumento del fatturato atteso tra 450-490 milioni (+46-59% a/a). Ams fa parte della supply chain di Apple per la quale fornisce componenti per il modulo FaceID dell’iPhone.
Gli analisti di Equita Sim, che confermano la raccomandazione buy sul gruppo italo-francese dei chip, sottolineano come la notizia sia da “leggere positivamente per le società esposte alla supply chain di Apple, inclusa Stm, che deriva circa il 10% del fatturato dalla società americana, di cui la maggioranza fornendo componenti per il modulo 3D dell’iPhone”.
Domani anche Stm sarà chiamata alla prova dei conti del secondo trimestre 2018. Secondo il consensus Bloomberg, il gruppo guidato ora da Jean-Marc Chery (che ha preso quest’anno il posto dello storico a.d. Carlo Bozotti) dovrebbe registrare ricavi pari a 1,934 miliardi di dollari, con un utile per azione rettificato atteso a quota 0,241. Per il periodo aprile-giugno Stm dovrebbe registrare un utile rettificato di 213,46 milioni, mentre il risultato operativo e l’Ebitda dovrebbe attestarsi rispettivamente a 252,85 milioni e 436,1 milioni. Nel primo trimestre dell’anno gli utili (239 milioni di dollari) e ricavi (2,23 miliardi) sopra le attese degli analisti.
Da un punto di vista fondamentale dei 22 analisti che seguono il titolo, 10 consigliano di acquistare il titolo (rating buy) e 9 raccomandano di tenerlo in portafoglio (rating hold). Solo 3 analisti consigliano di vendere (fonte: Bloomberg). Il target price medio è 22,25 euro, il che implica un rendimento potenziale del 8,7%.