Atlantia, il rilancio su Abertis sarà misto cash e azioni? Con offerta tutta contanti rischia “tre miliardi in più”
Servirebbero almeno tre miliardi in più. Così Affari & Finanza stima di quanto Atlantia dovrebbe rilanciare, per sventare la minaccia della spagnola ACS del presidente del Real Madrid Florentino Perez, nella conquista del gruppo iberico Abertis. Per Atlantia, la doccia fredda è arrivata lo scorso 18 ottobre, con la contro opa lanciata da ACS, attraverso la controllata tedesca Hochtief: un’offerta che è pari a 18,76 per azione, rispetto ai 16,5 euro di Atlantia, dunque superiore del 13% circa.
Affari & Finanza fa notare come molti rimangano i punti a favore di Atlantia, in attesa che si pronunci la Consob spagnola, la Cnmv.
Atlantia gode infatti del consenso di “un terzo degli azionisti di Abertis”, tra cui la banca Criteria Caixa, che “ha già preso le parti” del gruppo controllato dalla famiglia Benetton, in attesa che arrivi un’offerta migliorativa. E forse anche il governo di Madrid potrebbe star rivalutando la propria posizione, a causa della crisi nata con il referendum della Catalogna.
“Perdere il gettito fiscale di Abertis che, nel caso di una vittoria di Perez, sposterebbe la sede in Germania, piuttosto che rischiare la perdita di nuovi posti di lavoro in Spagna, per Mariano Rajoy è un rischio maggiore rispetto a quello di subire la perdita del controllo del leader delle infrastrutture iberico”.
C’è poi il fattore Hochtief, che ha reso noto che procederà a un’emissione di 24,79 milioni di azioni per aiutare a finanziare un eventuale takeover.
In base ai termini finanziari della contro Opa della controllata tedesca di ACS, i soci Abertis che decideranno di aderire all’offerta avranno l’opzione di partecipare a uno scambio carta contro carta fissato a 0,1281 titoli Hochtief per ogni azione Abertis, fino a un massimo di 193,5 milioni di azioni del gruppo spagnolo.
Tuttavia, scrive Affari & Finanza, “in ambienti finanziari sono molti a scommettere che l’offerta di Perez avrà vita breve”, tanto che “il prezzo di prendere a prestito nei prossimi 12 mesi le azioni di Hochtief – che peraltro ha un flottante ridotto al 28% del capitale – è salito a livelli record, ed è quasi dieci volte tanto quanto costa in media prendere a prestito un altro titolo, tra cui Atlantia”.
Per diversi investitori, l’azione Hochtief è insomma cara, e le attese sono, di conseguenza, per un calo del titolo rispetto al comcambio di 0,1281 con Abertis.
“Chi ha studiato l’operazione insieme ad Atlantia, suggerisce di rilanciare su Hochtief con un’offerta tutta in contanti per Abertis, da finanziare sul mercato a tassi favorevoli. Tuttavia altri advisor fanno notare che un’offerta mista carta e azioni avrebbe il pregio di continuare a tenere in barca la Caixa (padrona del 22,5% di Abertis, che ha già detto che punta all’offerta in titoli Atlantia), ma anche altri azionisti come Tci o i Vilar, che si sono schierati dalla parte dei Benetton”.
Intanto Mediobanca scrive nella sua Italian Wake Up Call di stamattina che, stando a El Mundo, il numero uno di Hochtief avrebbe dato il via un “roadshow internazionale, alla ricerca di un supporto a favore della contro opa su Abertis lanciata la scorsa settimana. ACS- si legge – punterebbe principalmente alla componente equity rappresentata da un aumento di capitale di Hochtief.
L’articolo di El Mundo mette in evidenza che, “al prezzo corrente, la valutazione di Abertis implicita nella componente in azioni dell’offerta sarenne pari a 19,1 euro per azione per Hochtief e 18,9 euro per Atlantia”.
Mediobanca riporta anche quanto scritto da Milano Finanza, ovvero che Atlantia è ancora posizionata meglio di Hochtief nella battaglia per Abertis. Viene messo in evidenza che “sarebbe facile per Atlantia ottenere finanziamenti aggiuntivi dalle banche”.
Il Sole 24 Ore sottolinea inoltre che Hochtief potrebbe dover far fronte anche ai problemi di antitrust, vista la contrarierà espressa già da alcuni paesi. Di conseguenza, “se riuscisse nel suo takeover di Abertis, il gruppo tedesco potrebbe essere costretto a smobilizzare alcuni asset”.