Nvidia, pressioni ribassiste dopo il test dei conti. Ecco quali sono i supporti chiave
Il titolo Nvidia, che da inizio anno ha mostrato un forte rally (+179% circa ytd) culminato in un massimo storico di 152,89 dollari registrato il 21 novembre 2024, sta affrontando una fase di correzione dopo aver toccato tale livello. Lo stesso giorno che il big tech Usa ha rilasciato i conti del terzo trimestre 2024. La candela ribassista odierna ha portato il prezzo sotto la soglia dei 140 dollari, una resistenza ora convertita in supporto chiave, che segna un momento critico per il futuro movimento direzionale del titolo.
L’analisi tecnica evidenzia che il titolo è ancora all’interno di un trend rialzista di lungo termine, supportato da una solida trendline ascendente (in blu), che unisce i minimi crescenti da febbraio 2024. Tuttavia, la correzione in atto sta mettendo sotto pressione la media mobile a 50 giorni (linea gialla), che rappresenta un supporto dinamico fondamentale. In caso di rottura di questo livello, la media mobile a 200 giorni (linea arancione) sarebbe il prossimo supporto cruciale per il trend di lungo periodo.
Dal punto di vista degli indicatori tecnici, il RSI a 14 periodi si trova a quota 45,8, segnalando un indebolimento del momentum rialzista ma ancora distante da zone di ipervenduto. Il MACD, d’altro canto, mostra una configurazione negativa con un incrocio ribassista, confermando la fase di correzione in corso. Questo scenario suggerisce che il titolo potrebbe essere vulnerabile a ulteriori pressioni di vendita nel breve termine.
Un elemento rilevante è rappresentato dai volumi: l’incremento osservato durante la fase di discesa evidenzia una certa forza dei venditori, rendendo critico il mantenimento del supporto dinamico offerto dalla media a 50 giorni.
Nel breve termine, la resistenza più vicina è identificabile a 140,76 dollari, un livello che, se riconquistato, potrebbe fornire al titolo il supporto necessario per ritentare un attacco a 149,53 dollari, non distante dai precedenti record storici (152,89 dollari). Al contrario, la rottura del supporto a 135,55 dollari potrebbe innescare un’accelerazione ribassista verso i livelli di 128,60 dollari e successivamente a 120,36 dollari.
Ultimo prezzo: 137,60 dollari.
Supporti: 135,55; 128,60 e 120,36 dollari.
Resistenze: 140,76; 149,53 e 152,89 dollari.