Analisi operative Dollar Index: rottura della trendline di lungo e test su un supporto chiave

Dollar Index: rottura della trendline di lungo e test su un supporto chiave

4 Luglio 2025 10:45

Il Dollar Index (DXY) archivia la prima metà del 2025 con una performance negativa di circa -10,67%, confermando un indebolimento strutturale del biglietto verde dopo mesi di incertezza. A preoccupare, oltre alla pressione macro ed alle aspettative sulle politiche monetarie, c’è  anche l’evoluzione tecnica, con la recente rottura di livelli storici e la conferma di un pattern ribassista.

Il movimento più significativo è stato la rottura della trendline rialzista di lungo periodo (in blu), attiva sin dal 2011. Il superamento di questo livello rappresenta un segnale di debolezza strutturale. Una chiusura settimanale al di sotto della soglia chiave di 97 punti potrebbe consolidare questo break e aprire spazio a nuove ondate ribassiste, mentre un eventuale rientro sopra la trendline offrirebbe un minimo respiro al dollaro, pur senza invalidare del tutto il pattern discendente in formazione.

La figura tecnica ribassista “orecchiette di lupo”, già segnalato nelle precedenti analisi, ha trovato conferma con la rottura della neckline (in rosso), completando il segnale grafico ed accelerando la discesa verso i supporti statici (in nero) successivi. Salvo invalidazioni sopra la neckline, la struttura rimane attiva e, qualora venga confermata la debolezza di periodo, aprirebbe ad uno scenario (seppur complesso) che vede target potenziali in area 89,73, corrispondente ad uno dei principali supporti di lungo termine.

Un ruolo chiave può essere giocato dal Market Profile, indicatore che conferma l’importanza del livello 96,938 punti, attualmente sotto pressione, ed evidenzia le aree di interesse successive a  93,437 e 89,73 punti. Ecco allora che se si manifestasse la perdita in successione di queste aree di supporto lo scenario anticipato potrebbe prendere quota.

Segnali coerenti giungono anche dall’RSI a 14 periodi, il quale conferma il quadro negativo con la rottura delle due resistenze statiche (in viola) e di quella dinamica (in verde) attribuendo significatività alla fase ribassista in atto. L’oscillatore si muove in prossimità dell’area di ipervenduto, ma senza averla ancora toccata: un segnale che lascia spazio a potenziali estensioni del ribasso nelle prossime settimane.

Sarà ora fondamentale monitorare il comportamento dell’indice sull’approccio ai supporti intermedi di 96,938 e 93,437, la cui conferma del break ribassista aprirebbe il campo ad una revisione strutturale del ciclo di forza del dollaro.

Ultimo prezzo: 96,999 punti;

Supporti: 96,938 – 93,437 punti;

Resistenza; 99,837 punti.