Piazza Affari apre in frenata: molto bene Tim, giù i petroliferi Saipem e Tenaris
Dopo lo sprint degli ultimi giorni, oggi Piazza Affari tira il fiato. Il Ftse Mib fa segnare all'avvio degli scambi un -0,28% a quota 27.061 punti. A frenare gli entusiasmi degli investitori sono le notizie contrastanti sull'evoluzione della pandemia: c'è chi come Fauci sottolinea i bassi rischi legati alla variante Omicron, e chi come il CEO di Pfizer Bourla evidenzia quanto l'alta capacità di diffondersi del Covid può portare alla nascita di nuove varianti più temibili.
Tra i titoli di Piazza Affari, a prendersi la scena è Tim con la sua partenza turbo (+1.64% a 0,46 euro), scaturita in seguito all'avvio della riorganizzazione interna del management aziendale.
Male invece i petroliferi Saipem (-0,95% a 1,82 euro) e Tenaris (-0,92% a 9,20 euro), con i prezzi del greggio in discesa: secondo il rapporto settimanale dell'American Petroleum Institute le scorte Usa di greggio sono scese di 3,1 milioni di barili la scorsa settimana, in aumento di 3,7 milioni di barili quelle di benzina.
Tra le banche, piatta Unicredit (-0,29% a 11,67) alla vigilia del nuovo piano industriale, che sarà presentato domani dal CEO Andrea Orcel, il quale ha escluso un ritorno d'attualità del dossier MPS.
Tra i titoli di Piazza Affari, a prendersi la scena è Tim con la sua partenza turbo (+1.64% a 0,46 euro), scaturita in seguito all'avvio della riorganizzazione interna del management aziendale.
Male invece i petroliferi Saipem (-0,95% a 1,82 euro) e Tenaris (-0,92% a 9,20 euro), con i prezzi del greggio in discesa: secondo il rapporto settimanale dell'American Petroleum Institute le scorte Usa di greggio sono scese di 3,1 milioni di barili la scorsa settimana, in aumento di 3,7 milioni di barili quelle di benzina.
Tra le banche, piatta Unicredit (-0,29% a 11,67) alla vigilia del nuovo piano industriale, che sarà presentato domani dal CEO Andrea Orcel, il quale ha escluso un ritorno d'attualità del dossier MPS.