Borsa Italiana zavorrata da coronavirus e tonfo Unicredit, giornata nera per Azimut e Tenaris
Piazza Affari bissa i ribassi della vigilia e va a chiudere in affanno una settimana che aveva visto il Ftse Mib toccare nuovi top pluriennali. In chiusura l’indice guida di Piazza Affari è arretrato dell’1,22% tornando sotto quota 25.000 punti (close a 24.773 pti). A preoccupare i mercati è il diffondersi del coronavirus con più intensità anche fuori dai confini cinesi. Il direttore dell’OMS, Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha ammesso ai giornalisti che il basso numero di casi di persone infettate dal coronavirus al di fuori della Cina “potrebbe non rimanere tale per molto tempo”.
Sprint di Telecom su rumor offerta KKR
Telecom ha strappato al rialzo con +3,79% a 0,5342 euro. Il fondo statunitense KKR, stando a quanto riferito da Bloomberg News, avrebbe presentato un’offerta per l’acquisto di una partecipazione del 49% nell’unità di rete fissa di Telecom Italia. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa, la partecipazione di minoranza potrebbe essere valutata tra 7 e 7,5 miliardi di euro. I rappresentanti di KKR e Telecom Italia hanno rifiutato di commentare. L’indiscrezione rimarca come KKR intende collaborare con Telecom Italia nel tentativo di acquistare Open Fiber. La proposta sarà probabilmente discussa dal cda di Telecom il prossimo 27 febbraio.
Sul Ftse Mib spicca anche oggi il rialzo di Nexi (+3,1%).
Azimut e Tenaris le peggiori
Tra i peggiori di giornata invece c’è Azimut (-5,83%). La cessione dell’1,78% del capitale sociale di Azimut da parte di Timone fiduciaria annunciata nei giorni scorsi non sarà l’unica operazione che il gruppo guidato da Pietro Giuliani archivia prima della presentazione del piano a 5 anni. A confermarlo in un’intervista a Il Sole 24 Ore lo stesso presidente di Azimut Holding. “Stiamo preparando una nuova operazione perché oggi ci sono più di 200 nuovi colleghi rispetto a due anni fa e vogliamo dare anche a loro la possibilità, partecipando a un’operazione analoga, di investire in Azimut e guadagnare come è sempre successo a tutti quelli che lo hanno fatto dalla quotazione a oggi” ha sottolineato Giuliani.
L’indiscrezione circa la possibile uscita di Jean Pierre Mustier continua a pesare su Unicredit (-3,89% a 13,18 euro), con titolo che ha tenuto a fatica la quota dei 13 euro, quasi azzerando i rialzi da inizio anno. Il ceo di Unicredit, stando al rumor rilanciato ieri pomeriggio da Bloomberg, sarebbe uno dei principali candidati alla carica di ceo di Hsbc e avrebbe già avuto dei contatti con la banca britannica.
Molto male anche Tenaris con -4,4%, che dilapida i guadagni della vigilia con gli analisti che hanno rivisto al ribasso le stime per il 2020 sul gruppo dopo i conti di ieri che hanno evidenziato un utile in calo del 34%.