News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in ribasso, attesa per Yellen. Banche sotto i riflettori

Piazza Affari chiude in ribasso, attesa per Yellen. Banche sotto i riflettori

Pubblicato 27 Maggio 2016 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:47
Piazza Affari ha chiuso in moderato ribasso con gli investitori che sono rimasti cauti in attesa del discorso di questa sera di Janet Yellen all'Università di Harvard, il penultimo prima della riunione di metà giugno. La numero uno della Federal Reserve potrebbe chiarire maggiormente le idee al mercato sull'effettiva intenzione della Banca centrale Usa di alzare i tassi d'interesse. Sul fronte macro la seconda lettura del Pil Usa del primo trimestre ha mostrato una crescita dello 0,8%, meglio del +0,5% della prima rilevazione ma ancora sotto il +0,9% atteso dagli analisti. "Gli operatori stanno già apprezzando le brillanti cifre macro rilasciate nelle ultime settimane, tanto che la crescita del Pil potrebbe subire una forte scossa in questo secondo trimestre", ha spiega Vincenzo Longo, market strategist di IG. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dello 0,17% a 18.186 punti.

Ancora sotto i riflettori il settore bancario. Banco Popolare (+0,76% a 4,79 euro) in scia alla promozione arrivata questa mattina dagli analisti di Goldman sachs che hanno alzato il giudizio sull'istituto veronese a buy dal precedente hold. Goldman Sachs prevede un miglioramento degli utili delle banche italiane rispetto al 2015 in scia a minori perdite sui crediti e in assenza di grandi accantonamenti che dovrebbero più che bilanciare la pressione sui ricavi core. In positivo anche Popolare di Milano che ha chiuso con un progresso dell'1,02% a 0,546 euro. Le vendite hanno invece colpito Intesa SanPaolo (-0,76% a 2,356 euro), Unicredit (-0,80% a 2,986 euro) e Ubi Banca (-0,34% a 3,478 euro).

Il ritracciamento del petrolio sotto la soglia psicologica dei 50 dollari al barie si è fatta sentire sul comparto oil a Piazza Affari: Eni ha lasciato sul parterre lo 0,36% a 13,83 euro, mentre Saipem è arretrata dell'1,99% a 0,369 euro. Tonica Moncler (+1,49% a 15 euro) dopo le parole dell'Ad Remo Ruffini che prevede tassi di crescita nonostante il contesto difficile. Ancora sotto i riflettori Telecom Italia (+0,40% a 0,87 euro) dopo essere stata sconfitta da Enel nella battaglia per Metroweb. "Ipotizzando che il processo potrebbe completarsi con successo, nel medio lungo-termine il network è visto coprire il 60% della popolazione e questo potrebbe tradursi in 250 milioni di euro di ricavi a rischio per Telecom Italia", si legge nel report degli esperti di piazzetta Mediobanca che vedono però un potenziale di upside per il titolo confermando il giudizio outperform e un target a 1,27 euro.