News Indici e quotazioni Piazza Affari positiva nell’ultima seduta della settimana, Ftse Mib chiude con un rialzo di oltre l’1%

Piazza Affari positiva nell’ultima seduta della settimana, Ftse Mib chiude con un rialzo di oltre l’1%

Pubblicato 10 Maggio 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:20
La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo dopo l'asta dei Bot per complessivi 10 miliardi di euro. Il Tesoro ha collocato il titolo annuale con un rendimento dello 0,703%, il livello minimo dall'introduzione dell'euro. Il listino milanese è partito col piede giusto in scia al rally della piazza finanziaria giapponese, dove il Nikkei ha guadagnato circa il 3% con il dollaro che si è portato oltre quota 101 yen per la prima volta negli ultimi quattro anni. Inoltre, dopo sei settimane consecutive di vendite gli investitori giapponesi hanno acquistato bond esteri per 309,9 miliardi di yen nella settimana chiusa al 3 maggio. Nel pomeriggio Bernanke ha dichiarato che "sono passati ormai più di quattro anni dalla fase più intensa della crisi finanziaria, ma la sua eredità rimane". E così a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha guadagnato l'1,13% a 17.284 punti.

Mediobanca ha svetta sul paniere principale con un balzo del 5,70% a 5,12 euro all'indomani dei conti e dell'annuncio della presentazione del piano strategico, in programma il prossimo 21 giugno. Tra gli altri titoli del comparto bancario bene Unicredit (+2,36% a 4,16 euro), Intesa SanPaolo (+2,41% a 1,403 euro), Banco Popolare (+2,28% a 1,212 euro) e Ubi Banca (+1,61% a 3,404 euro). Le vendite hanno invece colpito Monte dei Paschi (-2,01% a 0,214 euro) e Popolare di Milano (-0,26% a 0,466 euro). Prysmian (+3,09% a 15,33 euro) tonica all'indomani dei conti e in scia ad un report positivo di Goldman Sachs. Gli analisti della banca statunitense hanno confermato il giudizio "conviction buy" su Prysmian. Generali (+0,69% a 14,63 euro) positiva dopo aver registrato un utile di 603 milioni, in crescita del 6,3% dallo scorso anno. Telecom Italia ha ceduto lo 0,92% a 0,646 euro dopo la maxi sanzione da 103,7 milioni di euro da parte dell'Antitrust.