News Indici e quotazioni Piazza Affari non smette di scendere, forti vendite sul settore finanziario -1-

Piazza Affari non smette di scendere, forti vendite sul settore finanziario -1-

Pubblicato 30 Novembre 2010 Aggiornato 19 Luglio 2022 15:37
La Borsa di Milano ha chiuso ancora in territorio negativo in scia alle crescenti preoccupazioni di un effetto contagio ai Paesi più deboli della zona euro. Il prossimo bersaglio della speculazione potrebbe essere il Portogallo. Secondo quanto riferito dal Ministro della Giustizia irlandese, Dermont Ahern, la Banca Centrale Europea ha cercato di imporre all'Irlanda il salvataggio da parte della comunità internazionale all'inizio del mese e sta facendo lo stesso con il Paese lusitano. I dati Usa di novembre oltre le attese non sono bastati a risollevare il listino meneghino: il Chicago Pmi è salito a 62,5 punti, mentre la fiducia dei consumatori ha toccato i massimi degli ultimi cinque mesi a 54,1 punti. In questo quadro a Piazza Affari il Ftse Mib ha ceduto l'1,05% a 19.105 punti, mentre il Ftse All Share è arretrato dell'1,02% a quota 19.782.

Il settore finanziario è stato ancora il più penalizzato: Azimut ha ceduto il 4,06% a 6,14 euro, mentre Fondiaria-Sai è scivolata ancora sul fondo del paniere principale con un ribasso del 5,60% a 5,14 euro. Sotto pressione i titoli delle banche: Unicredit ha ceduto il 3,37% a 1,49 euro, Intesa SanPaolo l'1,84% a 2,005 euro, Monte dei Paschi il 2,19% a 0,824 euro, Popolare di Milano il 2,66% a 2,65 euro, Banco Popolare lo 0,70% a 3,18 euro. Ubi Banca (-1,01% a 6,38 euro) è stata promossa da Mediobanca a outperform dal precedente neutral. "I 500 esuberi dovrebbero tradursi in un 4% di riduzione dei costi nel 2011 e le azioni del management sui ricavi potrebbero portare ad un miglioramento del rapporto cost/income al 7%, il migliore tra i competitor italiani ed europei", si legge nella nota odierna degli analisti di piazzetta Cuccia. Secondo gli esperti il debole momento della redditività sta arrivando al termine: "le nostre stime di utile netto sono il 7% oltre il consesus (213 milioni di euro per il 2010, 392 milioni per il prossimo anno".