News Indici e quotazioni Piazza Affari chiude in rialzo, bene le banche con in testa Bpm

Piazza Affari chiude in rialzo, bene le banche con in testa Bpm

Pubblicato 11 Settembre 2013 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:17
La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo nonostante l'andamento incerto di Wall Street. Il listino milanese ha sfruttato il raffreddamento delle tensioni sul fronte politico, mentre a livello internazionale è ancora la Siria a tenere banco. Nella notte Barack Obama ha dichiarato che il piano di Mosca può scongiurare l'attacco militare, ma in gioco c'è la sicurezza Usa e gli Stati Uniti hanno quindi il dovere di agire. Questa mattina il Tesoro ha portato a termine la prima asta di settembre collocando Bot annuali per 8,5 miliardi di euro. Il rendimento è salito all'1,34% dall'1,053% fatto segnare nell'asta dello scorso mese. Secondo la Confindustria la recessione è finita e l'Italia è ad un punto di svolta. Per il 2013 l'associazione degli industriali prevede un Pil in calo dell'1,6% mentre per il 2014 è stimato in crescita dello 0,7%. In questo quadro a Piazza Affari l'indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell'1,33% a 17.562 punti.

Ben comprati i titoli del comparto bancario con in testa la Popolare di Milano (+7,19% a 0,424 euro) che è scattata dopo le parole del presidente Andrea Bonomi secondo cui la revisione della governance richiederà tutti i sessanta giorni fino a fine ottobre. Positivi anche gli altri titoli: Montepaschi ha guadagnato il 3,50% a 0,207 euro, Unicredit il 3,59% a 4,732 euro, Banco Popolare il 3,39% a 1,128 euro, Ubi Banca il 3,17% a 3,776 euro, Intesa SanPaolo l'1,62% a 1,633 euro. Brillante Mediaset (+3,11% a 3,32 euro) in scia alla momentanea tregua tra Pd e Pdl sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore che allontana al momento la crisi di governo. Bene i titoli della galassia Enel: la casa madre ha mostrato un progresso dell'1,63% a 2,742 euro, la controllata Green Power è avanzata del 2,17% a 1,649 euro.
STMicroelectronics è finita sul fondo del paniere principale con un ribasso dell'1,68% a 6,435 euro all'indomani della presentazione dei due nuovi modelli Apple (iPhone 5C e 5S). Il colosso di Cupertino ha inoltre presentato un nuovo chip che controlla accelerometri, bussola e giroscopio. Queste MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems), ovvero microsistemi elettromeccanici, nei precedenti modelli di iPhone erano state fornite da STM.