Eni: Intermonte, l’incidente nell’impianto di Elgin potrebbe ridurre l’Ebit di 250 mln
Pubblicato 28 Marzo 2012 Aggiornato 19 Luglio 2022 16:40
+0,39% a Piazza Affari per il titolo Eni che si porta in quota 17,86 euro. Dopo l'annuncio delle nuove scoperte "giant" nell´offshore del Mozambico, l'attenzione degli operatori negli ultimi due giorni si è spostata sull'incidente nell'impianto di Elgin, nel Mare del Nord, gestito da Total. Il gruppo di San Donato è il secondo azionista del giacimento con una quota pari al 21,8%.
Total ha dichiarato ieri di non essere ancora riuscita a bloccare la fuoriuscita di gas e condensati ma di ritenere che i danni ambientali siano al momento limitati. Secondo Paolo Citi di Intermonte è "difficile al momento quantificare il possibile danno ambientale". "La perdita di produzione Eni è pari a circa 25kboed (1,4% produzione Gruppo), che su base annua potrebbe comportare un impatto negativo a livello di Ebit pari a circa 250 milioni di euro (1,4% Ebit della divisione Exploration & Production e 1,2% Ebit Gruppo). Sul titolo del cane a sei zampe la raccomandazione di Intermonte è "outperform" ed il prezzo obiettivo è fissato a 22 euro.
Total ha dichiarato ieri di non essere ancora riuscita a bloccare la fuoriuscita di gas e condensati ma di ritenere che i danni ambientali siano al momento limitati. Secondo Paolo Citi di Intermonte è "difficile al momento quantificare il possibile danno ambientale". "La perdita di produzione Eni è pari a circa 25kboed (1,4% produzione Gruppo), che su base annua potrebbe comportare un impatto negativo a livello di Ebit pari a circa 250 milioni di euro (1,4% Ebit della divisione Exploration & Production e 1,2% Ebit Gruppo). Sul titolo del cane a sei zampe la raccomandazione di Intermonte è "outperform" ed il prezzo obiettivo è fissato a 22 euro.
